I fondamentalisti hanno rilasciato i primi cinque ostaggi del gruppo di sei previsto nel settimo scambio di prigionieri con lo Stato ebraico e fondamentalisti della Striscia. Sul palco del consueto “show” oggi allestito a Rafah, altro luogo simbolo del conflitto a sud di Gaza, sono saliti Tal Shoham e Avera Mengistu. Più tardi, altri tre ostaggi sono saliti sul palco allestito a Nuseirat, nel centro di Gaza: Omar Shem Tov, Omar Wankert e Elia Cohen. Il primo, 22 anni, sorridendo, ha salutato e baciato sulla testa due miliziani di Hamas. In cambio Israele libererà 600 detenuti palestinesi. Giovedì il movimento islamista aveva consegnato allo Stato ebraico, col consueto “show” sul palco, i primi quattro corpi senza vita dall’inizio della guerra: i piccoli gemelli Bibas, che – secondo Israele – sono stati uccisi a mani nude, e l’86enne Oded Lifshitz, che fu catturato in un kibbutz al confine. L’altro corpo non si era però rivelato quello della madre dei due bambini. Dopo aver ammesso l’errore, Hamas ha consegnato alla famiglia Bibas la vera salma di Shiri, assassinata in prigionia. Sul palco preparato da Hamas a Rafah ci sono i consueti cartelli con messaggi tra cui “Noi siamo il diluvio”, così come armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle Idf il 7 ottobre 2023. La cinghia di uno dei mitra è marchiata con la parola “Ravshatz”, l’acronimo ebraico per il capo del team di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo del genere ucciso dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre.
Gaza, liberati altri cinque ostaggi israeliani: uno bacia in fronte due miliziani sul palco
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