domenica, Febbraio 23, 2025

L’ultimo saluto a Giovanni Scambia, pioniere della ginecologia oncologica

Stamattina alle 11, presso la Chiesa Centrale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, i funerali del professor Giovanni Scambia, luminare della ginecologia oncologica. Scomparso il 20 febbraio all’età di 65 anni per un tumore al pancreas. Alla cerimonia, presieduta da monsignor Claudio Giuliodori, hanno partecipato numerose autorità istituzionali. Ai primi banchi, oltre ai familiari, anche i ministri Schillaci e Crosetto, il presidente della Regione Francesco Rocca. All’esterno della chiesa, un maxi schermo è stato allestito per permettere a tutti di seguire le esequie. Commosso l’ultimo saluto delle sue pazienti, che hanno deposto una corona di rose bianche con un nastro celeste e la scritta: “Grazie Prof. Scambia. Le tue amate pazienti”. Molte di loro hanno ricordato il medico come una figura sempre disponibile, a qualunque ora, nei momenti più difficili della malattia. Anche i suoi specializzandi hanno voluto omaggiare il professore con una corona di rose, gerbere gialle e anthurium rosse, simbolo del legame profondo che li univa a lui. Presenti anche medici, infermieri e operatori sanitari del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, dove Scambia ha lavorato fino all’ultimo giorno della sua carriera.  Il Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radioterapia oncologica del Gemelli ha reso omaggio con un’altra composizione floreale, mentre due banchetti con i libri delle firme sono stati predisposti ai lati del sagrato per raccogliere i messaggi di cordoglio. Dopo la laurea con lode nel 1983 all’Università Cattolica, con specializzazione in ginecologia e ostetricia, Giovanni Scambia ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cura delle neoplasie ginecologiche, diventando un riferimento mondiale nel settore. Il suo impegno instancabile e la sua dedizione ai pazienti gli hanno valso il riconoscimento e l’affetto di colleghi e istituzioni.  La sua eredità scientifica e umana continuerà a vivere attraverso il lavoro dei suoi allievi e delle strutture sanitarie in cui ha operato con passione e dedizione. Un uomo che ha segnato profondamente il mondo della medicina e della ricerca. 

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