Un’inchiesta della polizia del commissariato di Tarquinia ha portato alla luce un vasto sistema di truffa ai danni delle compagnie assicurative, in cui è coinvolto un medico dell’ospedale locale. Secondo le indagini, il medico, insieme ad altre dieci persone, redigeva falsi referti medici per incidenti stradali, che venivano utilizzati per ottenere risarcimenti indebiti. Il sistema, che operava tra il settembre 2022 e il giugno 2024, comprendeva tre attori principali: i pazienti, sia reali che fittizi, un intermediario, e lo stesso medico, che per 300 euro redigeva i referti falsi in cambio anche di favori come la manutenzione dell’auto. Il sistema garantiva ai pazienti l’accesso privilegiato agli esami diagnostici, eludendo le lunghe liste d’attesa. Le indagini, che si sono basate su intercettazioni telefoniche e registrazioni video, hanno portato alla contestazione dei reati di corruzione, falso in atto pubblico e truffa. Il medico indagato ha annunciato che si difenderà e ha nominato un consulente radiologo per dimostrare l’autenticità dei referti coinvolti.
