“La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando”. La nota odierna della sala stampa vaticana tranquillizza sulle condizioni di papa Francesco. La crisi del fine settimana sembra rientrata, anche se le condizioni permangono severe. Secondi fonti vaticane, “il Pontefice è di buon umore, non ha dolori, mangia regolarmente e sta proseguendo le terapie”. Ieri il Pontefice aveva ricevuto “due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina”. Stabile era rimasta la piastrinopenia, ma alcuni esami sanguigni avevano evidenziato una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Dal bollettino medico diramato nella serata di ieri è emerso che Bergoglio prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali, e che è sempre vigile e ben orientato. Ieri ha inoltre partecipato alla Santa Messa presso l’appartamento allestito al 10° piano dell’Ospedale. Intanto, continua incessante il pellegrinaggio di fedeli, da soli o in gruppo, in preghiera sotto le finestre del decimo piano del policlinico Gemelli di Roma. ”Guarisci presto’, ”Siamo tutti con te”, ”Ti vogliamo bene”, si legge nei messaggi lasciati sotto la statua di Giovanni Paolo II, antistante l’ospedale. Tanti fiori, foto di Francesco e molti ‘biglietti’ tra i quali spiccano i disegni colorati dei bambini. È un quadro clinico complesso, quello del Papa, nel quale la polmonite bilaterale rende ancora necessaria l’ossigenoterapia in attesa che si cominci a vedere l’effetto dei farmaci e nel quale la comparsa dell’insufficienza renale e la carenza di piastrine potrebbero essere la spia della coesistenza di più malattie. Il fatto che non siano avvenute nuove crisi respiratorie si deve molto probabilmente al fatto che ‘la terapia specifica per il broncospasmo permette una reversibilità’, osserva lo pneumologo Lorenzo Corbetta, professore associato di Malattie dell’apparato respiratorio all’Università di Firenze. Il broncospasmo aveva probabilmente scatenato la crisirespiratoria ora risolta ed è una condizione che ‘si tratta in tempi rapidi e che può migliorare anche nel giro di ore’. Al contrario, ‘le polmoniti richiedono tempi lunghi, specialmente in persone anziane e fragili’. Per questo motivo al Papa continua a essere somministrata l’ossigenoterapia ad alti flussi, una tecnica non invasiva che attraverso cannule nasali ad alto flusso o Hfnc (High-Flow Nasal Cannula) permette di erogare un flusso di aria riscaldata con una concentrazione di ossigeno. Se nel caso dei problemi respiratori è possibile una ricostruzione, per l’insufficienza renale si entra nel campo delle ipotesi in quanto questa condizione potrebbe essere innescata da fattori molto diversi fra loro, come la presenza di un’infezione, una condizione di ipertensione o potrebbe essere dovuta ai farmaci. Poco chiara al momento è anche la situazione relativa alle trasfusioni: secondo l’ultimo bollettino medico, per due volte sono stati somministrati solo globuli rossi per far risalire i valori dell’emoglobina. La carenza di piastrine, rimasta stabile, potrebbe essere dovuta a una ridotta produzione dal midollo rosso, potrebbe dipendere dai farmaci o ancora a una malattia. ‘Alla luce di tutti questi fattori – conclude Corbetta- si potrebbe pensare alla coesistenza di più malattie diverse tra loro.
Papa Francesco, “Notte è trascorsa bene, è di buon umore”. C’è un’insufficienza renale”
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