Una triade a gestire lo spaccio di cocaina, marijuana e hashish a Prima Porta, ma anche a Formello e Sacrofano, a Nord di Roma. Un “litro intero di latte”, “metà panino” e “tre litri di vino”, il linguaggio in codice per indicare il quantitativo di sostanza ordinato dai clienti e che i galoppini dovevano consegnare. Oltre 500 le dosi piazzate in 7 giorni dal gruppo sgominato dai Carabinieri della compagnia Cassia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia. incassi per oltre 10mila euro a settimana: al vertice del sodalizio, dell’associazione, un uomo di origine tunisina. La sua abitazione come centrale di spaccio. Lui che riforniva la roba, definiva i turni e pagava lo stipendio ai pusher. Suoi sodali una donna romena e un romano. Ai due il compito di detenere i carichi e confezionare le dosi. La droga nascosta addirittura sotto terra nel giardino di uno degli indagati, in tutto 12 persone. Tra loro anche una donna incaricata di assaggiare la sostanza. Sequestrati circa 29mila euro in contanti, il frutto del giro messo in piedi dal sodalizio criminale tra luglio 2020 e febbraio 2021.
