mercoledì, Febbraio 26, 2025

Papa Francesco, ultimo bollettino: lieve miglioramento. Rientrata l’insufficienza renale

Le condizioni cliniche di Papa Francesco, ricoverato da 13 giorni al Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, nelle ultime 24 ore hanno mostrato un ulteriore lieve miglioramento. L’insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata. La Tac torace, eseguita martedì sera, ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare. È quanto si legge nel bollettino serale diffuso dal Vaticano. In precedenza la sala stampa vaticana aveva riferito che il Pontefice prosegue le terapie mediche “con le stesse modalità dei giorni scorsi”, quindi anche con l’uso di ossigeno ad alti flussi. Bergoglio, però, può alzarsi e fa anche uso della poltrona della sua stanza al decimo piano del Policlinico. Gli esami del sangue su Papa Francesco hanno confermato il miglioramento delle condizioni cliniche. Il Santo Padre non ha presentato crisi respiratorie asmatiformi e continua la fisioterapia respiratoria. La prognosi resta tuttavia riservata.
Tutte le scuole cattoliche oggi saranno unite nella preghiera per Papa Francesco. È stato organizzato un momento di raccoglimento di studenti e famiglie per la salute del Papa e si produrranno video, disegni, pensieri che le scuole poi pubblicheranno sui propri siti, negli oratori e nelle parrocchie di riferimento o invieranno in Vaticano. “Gli facciamo così sentire la nostra vicinanza, il nostro sostegno e il nostro impegno a camminare con lui sulla via del Vangelo”, spiega la presidente di Fidae, federazione di scuole cattoliche, Virginia Kalandich.
Il parroco di Gaza: “Commossi, il Papa ci dà conforto” Papa Francesco, in questi giorni di ricovero, quando ha potuto, ha continuato a telefonare alla parrocchia di Gaza, come aveva fatto praticamente tutti i pomeriggi da quando è scoppiata la guerra. “Come parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza siamo sempre lieti e commossi nell’ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto”, “è una chiamata benedetta”, “una grande gioia, anche in mezzo a tante prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per tutti e per la pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere” dice il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli.

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