Potremmo dire cosi: industria è bello. Uno slogan certo ma con agganci concreti alla realtà.
Prendiamo il Lazio: dei 239 miliardi di ricchezza l’industria genera il 18 per cento per 160mila imprese, 142 multinazionali, e 1,6 milioni di addetti. L’industria è bella perchè rispetto ai servizi produce valore aggiunto, 28mila euro in più per occupato. Eppure vediamo ogni giorno che la spinta a crescere arriva dal commercio dal turismo, dal terziario mentre la manifattura nel Lazio negli ultimi venti anni ha perso cinque miliardi di valore. Unindustria e Regione vogliono rispondere a queste sfide cercando di semplificare alcuni nodi. Infrastrutture fisiche e digitali migliori e meno burocrazia sono solo alcuni degli obiettivi che puntano a consolidare il sistema delle imprese. Per avere nuove competenze si punta a un rapporto più mirato con le scuole e la ricerca. Il percorso da monitorare insieme pubblico e privato su cui la regione punta una fiche di mezzo miliardo quest’anno dovrebbe portare alla creazione entro il 2028 di 190 medie imprese e di 1260 piccole imprese per 13mila occupati in più con una crescita dell’export che sfiorerebbe gli otto miliardi di euro.
Regione e Unindustria insieme per il Piano Industriale del Lazio
