giovedì, Febbraio 27, 2025

Oggi scioperano i magistrati: “Contro la riforma e a difesa della Cosituzione”

“Contro la separazione delle carriere” e a “difesa della Costituzione”. Oggi lo sciopero dei magistrati proclamanto dall’Anm, il sindacato delle toghe, con manifestazioni pubbliche in molte citta, da Nord a Sud. I magistrati si confronteranno con i cittadini in numerosi eventi e manifestazioni con lo scopo di spiegare le ragioni del no alla riforma costituzionale della giustizia, che prevede la separazione delle carriere dei magistrati e l’istituzione di una “Alta corte”. Alle assemblee pubbliche parteciperanno magistrati ed ex magistrati, costituzionalisti, avvocati, rappresentanti del mondo della cultura e studenti. I confronti aperti, che si terranno i contemporanea nei vari distretti d’Italia, rappresentano un’occasione di confronto e sensibilizzazione per comprendere i rischi della riforma per l’indipendenza della magistratura e per l’equilibrio dei poteri. A Roma, alle ore 11, è prevista un’assemblea pubblica al Cinema Adriano (piazza Cavour) alla quale parteciperanno componenti della Giunta esecutiva centrale dell’Anm tra cui il presidente Cesare Parodi, il segretario generale Rocco Maruotti, e il vice presidente Marcello De Chiara. I consiglieri togati del Csm aderiscono alle ragioni dello sciopero dei magistrati indetto dall’Anm e in programma domani: ”Noi magistrati componenti del Consiglio superiore della magistratura manifestiamo l’adesione alle ragioni dello sciopero dell’Associazione Nazionale Magistrati – scrivono tutti i consiglieri togati di Palazzo Bachelet a eccezione dell’indipendente Andrea Mirenda – Invero si tratta di uno sciopero che la magistratura associata ha indetto non per tutelare interessi di categoria, ma per porre con forza all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine giudiziario e, dunque, della tutela dei diritti di tutti”. L’appuntamento è per le 9.30 sullo scalone davanti all’ingresso principale del palazzo di Giustizia. Con toghe e coccarde tricolore, oltre a un flash mob, si incontreranno con i cittadini per spiegare le loro ragioni. Ragioni che hanno messo nero su bianco anche in un volantino che distribuiranno e che affronteranno in un’assemblea aperta al pubblico nell’aula magna, quella che  oltre alle cerimonie istituzionali, ha accolto il ‘resistere, resistere, resistere” di Francesco Saverio Borrelli e incontri su temi assai delicati che avrebbero potuto minare, come si ritiene stia accadendo ora, l’indipendenza e l’autonomia della magistratura sanciti dalla Carta costituzionale. All’assemblea a cui interverranno, oltre ai vertici dell’Anm milanese, i responsabili degli uffici giudiziari e i rappresentanti dell’avvocatura, interverranno per spiegare cosa a loro avviso comporterebbe la riforma Nordio. Dopo di che alcuni attori teatrali leggeranno passi della Costituzione a del Discorso sulla Costituzione di Piero Calamandrei. Infine, i magistrati che dovranno lavorare per garantire i livelli essenziali, faranno mettere a verbale alcune frasi (uguali in tutta Italia) per comunicare la loro adesione all’astensione, nonostante risultino in servizio. 

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