Venti anni. E’ quanto ha chiesto il sostituto procuratore della Repubblica di Frosinone al termine della prima udienza del processo a Mikea Zaka, il 24 enne accusato di aver ucciso Kasem Kasmi e di aver ferito altre tre persone, all’interno dello Shake Bar in pieno centro cittadino. L’omicidio sembrerebbe maturato all’interno di un regolamento di conti tra due gruppi di cittadini albanesi. La sera del 9 marzo dello scorso anno Zaka era seduto a un tavolino del locale, insieme ad altri amici, in via Aldo Moro. Il bar era pieno. La discussione con un altro gruppo di connazionali appena arrivati è subito degenerata. L’imputato ha estratto la pistola e colpito a morte Kasmi e ferito suo fratello e altri suoi due amici. Prima di darsi alla fuga si consegnerà in Questura la sera stessa. Ora gli vengono contestate le accuse di omicidio e tentato omicidio plurimo. Il giudice ha accolto la richiesta di rito abbreviato che consentirà a Zaka di beneficiare dello sconto di un terzo della pena. Ieri ha seguito l’udienza in video dal carcere di Frosinone per motivi di sicurezza. Per la sentenza si dovrà attendere il 19 marzo.