lunedì, Marzo 3, 2025

Usa, secondo ultimatum di Musk: nuova email ai dipendenti federali per il loro lavoro

Dall’immigrazione al commercio da quando è tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio, Donald Trump ha firmato ben 79 ordini esecutivi, mai così tanti dal 1937, secondo il Federal Register. Intanto i dipendenti federali hanno ricevuto una seconda email dall’Office of Personnel Management, su richiesta di Elon Musk, nella quale si chiede loro di nuovo di spiegare in cinque punti i risultati raggiunto sul lavoro nell’ultima settimana. Nella seconda comunicazione, inoltre, si avvertono gli impiegati del governo che dovranno rispondere a queste domande una volta a settimana, ogni lunedì, e si ribadisce che “in caso di mancata risposta si affronteranno delle conseguenze”. Dall’immigrazione al commercio da quando è tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio, Donald Trump ha firmato ben 79 ordini esecutivi, mai così tanti dal 1937, secondo il Federal Register. La quantità ingente di misure si è anche scontrata con una forte opposizione: al 27 febbraio, 16 ordinanze erano state impugnate in tribunale, stando ai dati della School of Law della New York University. Come anticipato nei giorni scorsi, Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo che stabilisce l’inglese come la lingua ufficiale degli Stati Uniti. Si tratta di una novità assoluta poiché nei suoi quasi 250 anni di storia gli Usa non hanno mai avuto una lingua ufficiale a livello federale. L’ordine esecutivo annulla il mandato federale di Bill Clinton che obbligava le agenzie a fornire assistenza linguistica a chi non parla inglese. “Nell’accogliere i nuovi americani, una politica volta a incoraggiare l’apprendimento e l’adozione della nostra lingua nazionale renderà gli Stati Uniti una casa condivisa e consentirà ai nuovi cittadini di realizzare il sogno americano”, si legge nella nota della Casa Bianca che annuncia la firma dell’ordine esecutivo. “Parlare inglese non solo apre le porte a livello economico, ma aiuta i nuovi arrivati a impegnarsi nelle loro comunità, a partecipare alle tradizioni nazionali e a restituire qualcosa alla nostra società”.

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