A poco più di sette anni dall’omicidio di Pamela Mastropietro – la 18enne romana violentata, uccisa a Macerata nel 2018 – la madre della ragazza, Alessandra Verni, alla vigilia dell’8 marzo, ha incontrato nel carcere di Ferrara Innocent Oseghale, condannato all’ergastolo in via definitiva per quei fatti. Alessandra Verni aveva chiesto da tempo l’incontro, che è durato quattro ore. “Oseghale mi ha chiesto scusa e perdono – ha riferito la donna – Io gli ho detto che se è davvero pentito deve denunciare chi era con lui in quella casa, chi lo aiutato. Solo così, paradossalmente, può dare giustizia a Pamela e si potrebbe liberare del peso che porta dentro”. Verni si dice convinta che nell’omicidio della figlia siano coinvolte altre persone. “Mi manca tutto di mia figlia: la dolcezza, gli abbracci. perfino le litigate Pamela Mastropietro era stata uccisa tra il 29 e il 30 gennaio 2018 a Macerata. Pochi giorni prima era scappata da una comunità di recupero di Corridonia. Nel tentativo di procurarsi droga aveva incontrato il pusher Oseghale. Il corpo della ragazza venne trovato, smembrato, all’interno di due valigie abbandonate in un piccolo fossato a pochi chilometri dalla città. Il suo impegno, sancito come una promessa per la figlia: “Continuerò a battermi per Pamela e per tutte le donne. Una sola vittima è troppa. Mi più”
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