mercoledì, Marzo 12, 2025

Il mistero della morte di Neumeier, un parente chiede riapertura delle indagini

È la mattina del 4 aprile del 2024 quando Adolf Neumeier, 94 anni, maestro del conservatorio di Santa Cecilia, di origine tedesca, viene trovato senza vita nel suo appartamento in via del Governo Vecchio, nel cuore del centro storico di Roma. L’uomo è riverso a terra, in un lago di sangue, le costole rotte una profonda ferita alla testa nella parte frontale. Nessun segno di effrazione in casa. Quella che per gli inquirenti sembra essere fin dall’inizio un’aggressione, viene classificata invece dal medico legale come morte per cause naturali. Forse per causa una caduta. Il caso viene archiviato. Per mesi nessuno rivendica l’eredità ma all’improvviso spunta l’ex partner, convivente e badante, un uomo più giovane di 30 anni, erede universale. Presenta un testamento pubblico del musicista, rilasciato nel 2001, in cui gli lascia una casa del valore di un milione e mezzo di euro più i risparmi in banca. Nel frattempo si affaccia dalla Germania anche un lontano parente che rivendica l’eredità del 94enne e che dice: mio cugino è stato ucciso, imprimendo una svolta al giallo. L’avvocato Antonio Ingroia, che lo assiste insieme al criminalista Mario Bovenzi, ha depositato un’istanza di riapertura delle indagini proprio in questi giorni.

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