La consigliera comunale di Santa Marinella, Clelia Di Liello, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla gestione del Castello, l’unico polo museale della città, dopo due anni di amministrazione Rocca. Di Liello critica la Regione Lazio per non aver presentato una convenzione che regoli la gestione del Castello, sottolineando che, prima di essere una proprietà regionale, il Castello è un Bene Comune che appartiene a tutti, non solo ai cittadini di Santa Marinella. Secondo Di Liello, l’amministrazione comunale, sotto la guida di Tidei, non è riuscita a garantire una gestione culturale ed economica continuativa, mettendo a rischio le attività archeologiche e i posti di lavoro legati al sito. Lamenta che gli artigiani residenti, che lavoravano al Castello, hanno dovuto lasciare il loro impiego, e che altri lavoratori sono a rischio. La consigliera critica anche l’atteggiamento della Regione e del Comune, che sembrano non voler investire nel Castello come volano di sviluppo culturale ed economico, abbracciando invece un approccio consumistico che mira a trasformare il sito in un business alberghiero e di ristorazione. Di Liello e il suo gruppo si oppongono a questa visione e chiedono che la convenzione venga discussa in Commissione Castello, in Consiglio Comunale e tra i cittadini. Sottolinea l’importanza di lavorare per creare sinergie e inserire il Castello in un circuito virtuoso di fruizione culturale, non limitandosi a considerarlo solo durante la stagione estiva. Propone la convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario e invita le associazioni culturali e i cittadini a partecipare attivamente per promuovere una nuova idea di gestione del Castello.
Di Liello (Cf): “Per il Castello di Santa Severa è ancora emergenza”
