giovedì, Marzo 13, 2025

La Russia boccia la tregua temporanea in Ucraina. “Vogliamo un accordo di lungo termine”

Il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, ha dichiarato che la Russia, riguardo al conflitto in Ucraina, “non vuole una tregua temporanea, ma è interessata a un accordo a lungo termine”. Ha aggiunto che il cessate il fuoco temporaneo proposto è “nient’altro che una tregua momentanea per permettere all’esercito ucraino di riprendersi”, sottolineando che “misure che imitano azioni pacifiche in Ucraina non servono a nessuno”. Ushakov ha anche affermato che il presidente Vladimir Putin esprimerà la posizione di Mosca sull’iniziativa di un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina durante una conferenza stampa prevista per oggi, dopo i colloqui con il suo omologo bielorusso, Aleksander Lukashenko. Ha precisato che, durante la conferenza, i presidenti risponderanno alle domande e Putin fornirà valutazioni più specifiche e sostanziali sulla questione. Ushakov, inoltre, ha sottolineato come il Cremlino si aspetti che gli Stati Uniti “tengano conto della posizione russa nel futuro lavoro congiunto”, evidenziando come tra i due Paesi avvenga un “normale scambio di opinioni” e che gli Stati Uniti siano consapevoli che “l’adesione dell’Ucraina alla NATO è fuori questione”. Parole espresse in televisione nel giorno in cui è arrivato a Mosca l’inviato speciale di Washington per i colloqui, Steve Witkoff. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato invece le affermazioni di alcuni politici europei, tra cui Ursula von der Leyen, secondo cui “la palla è nel campo della Russia” per la soluzione del conflitto in Ucraina, definendole un tentativo di “distorcere la realtà” e di evitare di riconoscere che sono gli europei ad aver “alzato la posta in gioco”. Ha aggiunto che tali affermazioni rappresentano “un altro modo inappropriato per formare una visione distorta della situazione”, criticando le politiche europee che, a suo avviso, contribuiscono all’escalation del conflitto. Le dichiarazioni del presidente italiano Sergio Mattarella secondo cui la Russia starebbe minacciando l’Europa con armi nucleari sono “bugie e disinformazione”. Lo ha affermato durante un briefing la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta l’agenzia Tass. “Potete benissimo chiedere al presidente della Repubblica italiana per quali motivi si è permesso di mentire in quel modo. Forse si degnerà di confermare in qualche modo le sue parole?”, ha continuato la portavoce. “Ma posso dirvelo subito: non potrà farlo. Non troverà una sola dichiarazione di alcun funzionario della Federazione Russa che possa essere interpretata in questo modo”, ha aggiunto. “La leadership russa, il presidente del nostro Paese, i ministri autorizzati, i funzionari governativi si sono ripetutamente pronunciati su questo argomento e hanno fatto di tutto per smentire tali falsi”, ha sottolineato Zakharova. “Sono sorpresa che forse il presidente dell’Italia ci abbia confusi con qualche altro Paese, forse intendeva dire che è la Francia a minacciare l’Europa con le armi nucleari? Perché è esattamente cosi’ che si potrebbero interpretare le dichiarazioni fatte dal presidente della Francia quando ha discusso l’argomento dell’apertura di un ombrello nucleare sull’Europa”, ha concluso. Il nuovo attacco del Cremlino giunge dopo il discorso pronunciato dal capo dello Stato durante la sua visita ufficiale in Giappone conclusa questo lunedi’. Incontrando a Hiroshima, venerdi’ scorso, i vertici della Nihon Hidankyo, l’associazione dei sopravvissuti alle bombe nucleari, Mattarella aveva lanciato un appello accorato contro l’utilizzo del nucleare nei conflitti e, in particolare, contro la Federazione Russa “promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare” che tuttora instilla “l’inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione militare”. Nello stesso discorso Mattarella aveva puntato il dito anche contro la ‘disinvoltura’ dell’atteggiamento di Mosca le cui minacce di ricorrere a ordigni nucleari “sono pronunciate con sconsideratezza inquietante” anche quando “sono in gioco i destini dell’umanità”. A Hiroshima, così come nelle precedenti tappe della sua trasferta giapponese, Mattarella aveva ribadito la “ferma condanna” della Repubblica italiana di queste “pericolose derive”.

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