giovedì, Marzo 13, 2025

MIPIM 2025, Gualtieri: “Roma più attrattiva e competitiva”

Roma è tornata al Mipim 2025 di Cannes con uno spazio espositivo, Roma open to the future, che è il doppio di quello dello scorso anno e dove sono stati presentati progetti in corso di realizzazione ed è stato illustrato il processo di trasformazione della città. Nel suo intervento, il sindaco ha evidenziato i numeri significativi delle opere in atto, che possono contare su investimenti pubblici, fondi legati al Giubileo e al Pnrr, con l’aggiunta di progetti privati o pubblico-privati di rigenerazione urbana. Una trasformazione della città, spiega Gualtieri, che “facciamo senza consumo di suolo. Anzi. Riqualifichiamo quello che oggi spesso è un rudere urbano, abbandonato. Imprimiamo un forte impatto trasformativo dal punto di vista della qualità urbanistica, architettonica, ma anche dell’impatto sociale e ambientale, insisto. Stiamo recuperando il tempo perduto rispetto a tante altre città che si sono già trasformate. In qualche modo vogliamo assumere una funzione di guida, di leadership anche su come ci si può trasformare oggi, interpretando le sfide del nostro tempo. Abbiamo mostrato con i fatti di essere nelle condizioni di avere un rapporto di trasparenza, di efficienza con gli investitori. Ma anche di chiarezza per noi: perché fissiamo l’asticella molto alta proprio su qualità urbanistica, ambientale e sociale degli investimenti”. L’Assessore all’Urbanistica e alla città dei 15 minuti Maurizio Veloccia ha sottolineato che l’obiettivo è “rendere Roma un modello: da esempio negativo di città sonnolenta, ferma, seduta sulle sue bellezze, a emblema di città viva, in cui è possibile coniugare la straordinaria bellezza con un moderno sviluppo: antichità e modernità, fruizione e tutela, turismo e vivibilità, sviluppo ed ambiente, libera iniziativa e interesse pubblico nelle trasformazioni urbane, investimenti privati e diritti pubblici, dall’accesso alla casa, ai servizi sociali. Un nuovo modello di sviluppo operoso ma allo stesso tempo attento al benessere sociale dei suoi cittadini” . Veloccia ha illustrato i risultati del lavoro dell’ultimo anno che sono stati costruiti su due leve fondamentali: la semplificazione amministrativa e lo sblocco delle opere incompiute. “Abbiamo portato avanti la semplificazione amministrativa, favorendo lo snellimento delle norme e delle procedure. Penso alla legge di devoluzione dei poteri urbanistici dalla Regione al Comune; alla riforma della Carta per la Qualità; al lavoro sul primo Piano dei Servizi della Città per mappare aree e servizi in ogni singolo quartiere e programmare finalmente le priorità dello sviluppo urbano di ogni Municipio; ai Programmi Strategici e Operativi del Tevere e del Centro Archeologico Monumentale, due degli ambiti di programmazione fondamentali del nostro Piano Regolatore. E poi, dopo un lungo e intenso lavoro, l’adozione delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore, che non erano più attuali e andavano armonizzate al presente: grazie alla legge sulla devoluzione dei poteri e al via libera dato dalla Regione Lazio lo scorso 4 marzo, siamo autonomi nell’approvare le norme oltre che di renderle operative nei prossimi mesi e non nei prossimi anni. Siamo riusciti ad aggredire il problema di compendi incompiuti e che stiamo finalmente portando a termine, in molti casi dopo decenni: ex Fiera, ex Alitalia, ex Mercati Generali, Torri Eur”.

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