martedì, Aprile 15, 2025

Amministrative il 25 e 26 maggio, referendum e ballottaggi l’8 e 9 giugno

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al dl elezioni, che consentirà di votare in due giorni (domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) già dalla prossima tornata di elezioni amministrative. La data per il primo turno delle amministrative sarà il 25 e 26 maggio mentre l’election day con i referendum sarà nelle date dei ballottaggi, l’8 e 9 giugno. Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il testo del disegno di legge “Merito” presentato dal ministro della PA Paolo Zangrillo. Tra le altre cose, il ddl prevede che un dirigente possa proporre un proprio collaboratore per la qualifica di dirigente senza concorso. Al voto del prossimo 25-26 maggio, sono chiamati 461 Comuni su 7.896 (il 5,8%). Di questi, 9 capoluoghi di Provincia, dei quali 2 sono anche capoluoghi di Regione (Genova e Aosta), oltre a Trento e Bolzano, capoluoghi delle rispettive Province autonome. Gli altri capoluoghi di Provincia chiamati alle urne sono Matera, Nuoro, Pordenone, Ravenna, Taranto I cinque quesiti referendari, dalla cittadinanza ai licenziamenti ai contratti a termine.
Gli elettori saranno chiamati a esprimersi, in occasione del ballottaggio dell’8-9 giugno (election day con le amministrative), anche su cinque quesiti referendari: uno, sulla cittadinanza, promosso da +Europa e dai radicali, che punta a dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di legale soggiorno per l’ottenimento della cittadinanza italiana per cittadini stranieri ed extracomunitari. Gli altri quattro sono stati promossi dalla Cgil e puntano a modificare le normative in tema di licenziamenti illegittimi, indennità alle piccole imprese e sull’utilizzo dei contratti a termine (questi tre modificano il Jobs Act) e sugli infortuni sul lavoro (esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltante e del subappaltante). La data estiva – a scuole chiuse – non piace ai referendari che protestano davanti a palazzo Chigi al termine della riunione del governo: “Vediamo la dimostrazione – accusa il segretario di +Europa Riccardo Magi – di tutta la paura che l’esecutivo ha del voto degli italiani, perché la scelta è quella più sfavorevole alla partecipazione”. “La scelta dell’8 e 9 giugno – accusa anche Angelo Bonelli di Avs – e non con il primo turno delle comunali dimostra come la destra abbia paura del voto. Quella del governo è una forma di sabotaggio della democrazia”. Si “certifica la paura del governo”, anche per il dem Arturo Scotto che chiama a una risposta “forte, popolare e partecipata” perché i quesiti “possono cambiare la vita di milioni di persone”. L’accorpamento con i ballottaggi – dicono invece dal governo – è legata alla salvaguardia dell’attività didattica, visto che molte scuole sono anche seggio elettorale. In ogni caso, osserva il ministro per gli affari europei Tommaso Foti, “penso che l’affluenza sia in relazione ai quesiti e non al giorno”. Parole che Magi rinvia al mittente: “Storicamente i referendum nel nostro Paese sono stati ‘fregati’ esattamente con la scelta estiva, al termine dell’anno scolastico, quando c’è una maggiore mobilità delle famiglie. Questa è la storia di questo Paese”. Intanto, data alla mano, i referendari si rimboccano le maniche. E puntano a ottenere una adeguata copertura informativa sui quesiti riguardanti la cittadinanza e il lavoro. “Abbiamo poco più di ottanta giorni per rompere il muro del silenzio”, sottolinea Magi ricordando che lunedì ci sarà un incontro con l’amministratore delegato della Rai proprio su questi temi. La vigilanza dovrà approvare un regolamento sugli spazi tv durante la campagna referendaria ma, sottolinea il segretario di +Europa, “c’è una situazione di paralisi per responsabilità della maggioranza, vedremo che succede”. Per i comitati arriva, ad ogni modo, una buona notizia almeno sul fronte del voto dei fuori sede. Il governo, stando alle indiscrezioni sulla bozza del decreto approvato, starebbe predisponendo norme per il voto dei fuori sede sia studenti che lavoratori. “Se così fosse – dice Magi – sarebbe un importante passo avanti”.

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