Il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando in tv dopo la grande manifestazione a Belgrado, si è detto pronto a sottoporsi a una verifica di legittimità e “a partecipare sia al referendum che alle elezioni”, sottolineando che “accetterà il verdetto del popolo”. “Abbiamo capito bene il messaggio e dovremo cambiare noi stessi, anche se spero che altri abbiano capito che i cittadini non vogliono rivoluzioni colorate. E’ importante che i nostri figli vadano a scuola e che gli studenti tornino all’università”, ha aggiunto Vucic. Nel pomeriggio di ieri – secondo l’organizzazione indipendente Arhiv javnih skupova, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni – sono scese in piazza “contro la corruzione e contro il governo dimissionario guidato da Milos Vucevic” fra le 275mila e le 325 mila persone, con la possibilità che il numero sia ancora più alto. “A causa delle dimensioni straordinarie, della natura dinamica e della struttura della folla, nonché delle situazioni poco chiare in alcune parti della città, specialmente a non è possibile una valutazione più precisa”, ha scritto Arhiv javnih skupova sul suo profilo Facebook. Le manifestazioni vanno avanti da mesi. La rabbia è esplosa dopo il crollo nella stazione ferroviaria di Novi Sad della pensilina in cemento di un edificio appena ristrutturato, che provocò la morte di 15 persone. La tragedia fece esplodere una forte reazione popolare, che la identificò subito come un simbolo dell’inefficienza e della corruzione della classe dirigente. Le mobilitazioni per chiedere alle autorità di assumersi la responsabilità dell’incidente. Il Presidente Vucic si è detto soddisfatto che in una “grande protesta caratterizzata da enorme energia negativa, rabbia e furia non si siano verificate vittime o feriti gravi. Vucic ha affermato che il servizio militare ha stimato che alla manifestazione di Belgrado abbiano partecipato 88.000 persone mentre la polizia ne ha stimate 107.000. “Un gran numero di persone è venuto dall’interno del Paese”, ha aggiunto, “sono orgoglioso dei servizi delle forze dell’ordine, che hanno messo in sicurezza tutti i partecipanti”. Il presidente serbo ha negato che la polizia abbia usato manganelli, anzi, “ha sopportato tutto”, ha affermato. Sul numero dei feriti ha ricordato che al momento 44 persone si trovano al Pronto soccorso, ha spiegato, “11 all’Ospedale clinico Zvezdara e una a Zemun e nessuno è grave, nemmeno la persona che temevamo fosse in gravi condizioni, perché aveva ricevuto numerosi colpi durante una rissa tra manifestanti”. “Né la sua vita né le sue funzioni vitali sono a rischio”, ha affermato Vučić, sottolineando che si tratta di una buona notizia. Il presidente ha anche spiegato che 22 persone sono state arrestate per reati contro la proprietà, aggressioni a poliziotti e altre persone.
Massiccia protesta a Belgrado. Vucic: “Pronto a sottopormi a verifica legittima”
