giovedì, Marzo 20, 2025

“Strada del Cuculo in stato di abbandono”

Il gruppo Per il Bene Comune, attraverso la consigliera Luisa Ciambella, ha presentato un’interrogazione al sindaco di Viterbo per sollecitare un intervento urgente sulla Strada del Cuculo, un’arteria fondamentale della viabilità cittadina, oggi in uno stato di totale degrado. Da mesi, cittadini e residenti denunciano il crescente deterioramento della strada: il manto stradale è in condizioni critiche, con tratti dissestati e fenomeni di erosione che hanno lasciato scoperte le radici di alcuni alberi. Questa situazione rappresenta un pericolo per chi transita in questa strada, soprattutto in caso di maltempo. «È inaccettabile che una strada così importante versi in queste condizioni senza che l’amministrazione intervenga. Sono anni che i cittadini segnalano il problema e, ad oggi, non si è visto alcun intervento concreto», dichiara Luisa Ciambella. L’ultima operazione di asfaltatura risale ormai al 2016, ma da allora nulla è stato fatto per mantenere la sicurezza e la percorribilità della strada. Nonostante gli impegni pubblici dell’amministrazione sulla viabilità e la sicurezza stradale, Strada del Cuculo è stata completamente dimenticata. Per questo motivo, la consigliera Ciambella chiede all’amministrazione di chiarire perché, nonostante le tante segnalazioni, nessun intervento sia stato avviato e se esiste una pianificazione concreta per la riqualificazione della strada. È fondamentale sapere se e quando verranno programmati lavori di rifacimento del manto stradale e interventi mirati per mettere in sicurezza i tratti più critici, in particolare quelli in cui le radici degli alberi affiorano pericolosamente. Inoltre, si sollecita il Comune a intervenire sulla gestione del verde pubblico lungo il tratto stradale. «La sicurezza stradale non può essere messa in secondo piano. È una questione di tutela per i cittadini, di programmazione degli interventi e di rispetto per il nostro territorio. Strada del Cuculo è un esempio di incuria che non possiamo più accettare. Chiediamo risposte concrete e azioni immediate», conclude Ciambella.

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