Era il mandante di almeno due incendi scoppiati l’estate scorsa nella zona di Sabaudia, e per questo Enzo Cestra, 71 anni – responsabile di un’associazione locale di protezione civile – è stato arrestato e posto ai domiciliari dai militari del Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, insieme a quelli del Parco di Sabaudia. La misura è stata disposta dal Tribunale di Latina – Ufficio Gip, su richiesta della Procura, per i reati di incendio boschivo e truffa aggravata. Nei confronti dell’uomo ci sono gravi indizi di colpevolezza per almeno due roghi, entrambi divampati lo scorso 28 agosto nel comune pontino, in località Sorresca e in via degli Artiglieri, zone boschive ma prossime al centro urbano. A bruciare, state aree coperte da eucalipti e querce, in zone di altissimo pregio ambientale. Gli incendi erano divampati in due aree rispettivamente di 8000 e 3000 metri quadrati, e avevano procurato pericolo per l’incolumità pubblica, vista anche l’importante presenza di turisti che si registra a Sabaudia durante la stagione balneare. Attraverso le indagini si è appurato che Cestra era il mandante e aveva incaricato un altro individuo il quale, dietro compenso, aveva appiccato materialmente le fiamme. L’esecutore materiale è indagato per il reato di incendio boschivo. Il mandante, invece, abusando dei poteri legati al suo incarico nel servizio di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, è accusato anche di truffa aggravata ai danni dello Stato, avendo causato dolosamente gli incendi finalizzati a conseguire un illecito profitto, quello dei finanziamenti regionali previsti per la sua associazione; l’istigatore di incendi, ottenendo le sovvenzioni regionali, induceva così in errore la Regione Lazio, ente erogatore dei fondi a rimborso.