La dimora romana del regista Luchino Visconti, sulla via Salaria, proprio di fronte all’ingresso di Villa Ada, fu un rifugio sicuro per tanti perseguitati politici e partigiani durante l’ultimo periodo del ventennio fascista e l’occupazione nazista in città. Per questo ha ottenuto il riconoscimento del “Civico Giusto”. Questa mattina, nel giorno dell’anniversario della morte di Visconti, proprio di fronte all’edificio, a fianco dell’entrata dei cavalli di Villa Ada, è stata scoperta la targa con il QR code che permette il collegamento al filmato realizzato da Roma BPA, Memorie e Fondazione Gramsci, con la voce narrante di Alessio Boni. Presente tra gli altri, l’assessore alla Cultura del II Municipio Fabrizio Rufo. Fra i militanti politici che trovarono rifugio nella villa di Visconti ci fu anche un giovane Pietro Ingrao, che divenne poi esponente di spicco del Partito Comunista Italiano e Presidente della Camera dei Deputati.