mercoledì, Marzo 19, 2025

CASTROnerie giuridiche: la legge dice A, Castro legge B

La questione sollevata dal consigliere comunale Giacomo Castro riguardo all’ineleggibilità del Sindaco Veronica Felici sembra essere intrisa di complessità legale e interpretativa. Castro ha cercato di sostenere la sua posizione sulla base di un’interpretazione della normativa che, come hai sottolineato, appare contestabile. In particolare, l’articolo 60 comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) stabilisce che i dipendenti comunali possono candidarsi a cariche municipali a patto che richiedano un’aspettativa non retribuita entro termine stabilito, che nel caso specifico era il 14 aprile 2023. Di conseguenza, la richiesta di aspettativa della Sindaca apparirebbe legittima. La reazione del Pd e del M5S, insieme alla maggioranza, di bocciare l’emendamento di Castro potrebbe indicare una volontà di mantenere la stabilità operativa del consiglio comunale, oppure una difesa dell’interpretazione normativa che riconosce la validità della candidatura della Sindaca. Questo scontro di opinioni mette in evidenza anche la crescente polarizzazione tra le forze politiche locali, con Castro che evoca un’immagine di un’istituzione sorda ai cambiamenti proposti dalla “politica nuova” e che si oppone a chi tenta di rompere il “vizio” della politica tradizionale. La dichiarazione di Castro, paragonandosi a Don Chisciotte nella sua lotta contro i mulini a vento, riflette probabilmente una frustrazione nei confronti di un sistema che percepisce come rigido e avverso al rinnovamento. Tuttavia, l’esito di questo dibattito potrebbe avere conseguenze significative sugli equilibri politici locali e sull’immagine delle varie fazioni coinvolte. Con la situazione in evoluzione, sarà interessante seguire come si svilupperà il confronto e se emergeranno ulteriori chiarimenti normativi o giuridici su questa questione.

Articoli correlati

Ultimi articoli