Crolla la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato nella notte nuovi raid sulla Striscia di Gaza, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Almeno 330 i morti, secondo fonti palestinesi. Usa e Stato ebraico avvertono che si scatenerà “l’inferno” contro i terroristi. “D’ora in avanti, Israele agirà con una forza crescente contro Hamas e i negoziati avverranno solo sotto il fuoco” ha detto il premier israeliano. Hamas: gli ostaggi condannati a morte. Le famiglie degli israeliani sequestrati attaccano il governo di Tel Aviv: “Hanno rinunciato a salvarli”. Migliaia in piazza a Tel Aviv contro la ripresa del conflitto. Fonti con base a Gaza riferiscono di una nuova ondata di attacchi aerei israeliani su zone intorno alla Striscia, inclusi attacchi di elicotteri da combattimento vicino a Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo riporta “Times of Israel.” Segnalati anche attacchi aerei a al-Bureij, nel centro di Gaza, e nell’area di al-Tuffah, a est di Gaza City, nel nord della Striscia. L’esercito israeliano non ha rilasciato commenti. Hamas chiede di “fare pressione” sugli Stati Uniti, il principale sostenitore di Israele, affinché quest’ultimo cessi gli attacchi sulla Striscia di Gaza che, secondo le autorità israeliane, mirano a costringere Hamas a ulteriori rilasci di ostaggi. “Invitiamo i paesi amici che sostengono la giusta causa palestinese a fare pressione sul governo degli Stati Uniti affinché ponga fine a questa aggressione e a questa guerra genocida contro civili indifesi”, ha scritto in una dichiarazione il movimento islamista palestinese. Circa 40mila persone si sono radunate in Habima Square a Tel Aviv per una manifestazione di protesta, alla luce dell’intenzione del primo ministro Benjamin Netanyahu di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e della decisione di riprendere i combattimenti a Gaza. Lo riferisce Haaretz. L’evento è stato organizzato dal Defensive Shield Forum, un gruppo composto da ex alti funzionari della sicurezza che rappresentano diverse generazioni dei servizi militari, di sicurezza e di polizia di Israele.
Netanyahu avverte Hamas: “Questo è solo l’inizio”. A Tel Aviv migliaia in piazza contro la ripresa del conflitto
