giovedì, Marzo 20, 2025

Sciopero dei treni oggi dalle 9 alle 17, informazioni e fasce di garanzia

Dalle ore 9:01 alle ore 16:59 di oggi 19 marzo i treni possono subire cancellazioni o variazioni, per uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs, Italo e Trenord. È quanto si legge in una nota di Fs. Lo sciopero è proclamato dalle organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie. Lo sciopero “potrebbe comportare cancellazioni totali e parziali di frecce, intercity e treni del regionale di Trenitalia”. Inizialmente lo sciopero era proclamato anche dall’Unione Sindacale di Base (USB). Poi la sigla sindacale ha reso noto che è stato spostato in quella che sarà scelta come la prima data utile: “’Ciò non è stato dovuto all’indicazione illegittima della commissione di garanzia sulla regolarità dello sciopero, verso la quale eravamo pronti a disubbidire anche se non ritirata come noi chiedevamo, ma una valutazione politica fatta con la crescente struttura sindacale di USB ferrovie”. In particolare la nuova data sarà “caratterizzata da maggiore chiarezza su piattaforme contrattuali sulle rivendicazioni di miglioramento delle condizioni di lavoro e di pratica democratica nei luoghi di lavoro”. Di diverso avviso sono state le altre organizzazione, la Fast-Orsa-Ugl avverte: “Lo sciopero di 8 ore dei ferrovieri annunciatoda Fast-Confsal, OrsaFerrovie e Ugl Ferrovieri ci sarà, a differenza di quello di Usb (che invece era di 24 ore)”. La protesta si articolerà con lo sciopero nazionale di 8 ore il 19 marzo, dalle 09:01 alle 17:59, con una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia. “I provvedimenti adottati dalla Commissione di Garanzia penalizzano l’utenza, alimentando una moltiplicazione degli scioperi nei giorni lavorativi a danno dei pendolari e al contempo compromettono gravemente l’efficacia dello sciopero -ha spiegato Daniele Povegliano di Orsa Ferrovie – Il tutto avviene mentre si discute il rinnovo del contratto dei ferrovieri, scaduto da un anno e mezzo e ancora lontano da una soluzione tra le parti. Il diritto di sciopero è il più restrittivo d’Europa, i modelli francesi e tedeschi sono un riferimento solo quando a rimetterci sono i lavoratori”.

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