Dopo due settimane passate tra la vita e la morte in ospedale, è morto Riccardo Simeone. L’uomo, 85 anni, di Ostia, il 6 marzo scorso era caduto mentre percorreva in bici la pista ciclabile ad Ostia, nei pressi di lungomare Lutazio Catulo. Indossava un caschetto di protezione ma nella caduta aveva sbattuto violentemente il volto sullo spigolo della piattaforma di cemento realizzata a ridosso della fermata dell’autobus. A soccorrerlo immediatamente erano stati dei militari che avevano un defribillatore. L’uomo era stato affidato in vita all’ambulanza, portato in ospedale in codice rosso, ma le sue condizioni erano gravi. E’ morto al San Camillo dopo giorni di agonia. L’autopsia ha escluso che abbia avuto un malore. E’ morto per le conseguenze della caduta. Ma la sua morte ha aperto un fronte di polemiche. Intanto su quel tratto di pista ciclabile c’era molta sabbia accumulata, che potrebbe aver giocato un ruolo nella caduta dalla bici e nelle lesioni mortali che avrebbero provocato. L’uomo, pur anziano, era allenato ed esperto sulle due ruote, avrebbero riferito i familiari. Per questo la sua morte potrebbe anche configurare l’ipotesi di reato di omicidio stradale riferito alle condizioni della pista. La polizia municipale di Ostia ha preparato e consegnato a piazzale Clodio un dossier sull’incidente con tutti gli elementi, la Procura ha aperto un fascicolo, la politica locale discute sulla competenza a pulire quell’area e sulla pericolosità della stessa pista ciclabile.