La situazione è piuttosto critica e mette in evidenza l’importanza e l’urgenza dei lavori di escavo nel porto di Anzio. Da un lato, c’è l’assicurazione da parte del Comune e della Regione Lazio riguardo al finanziamento di 800 mila euro per i lavori necessari a garantire la sicurezza del bacino portuale; dall’altro, ci sono dei ritardi nel trasferimento dei fondi, che bloccano il progresso dei lavori.La possibilità che il Comune proceda con l’affidamento dei lavori tramite una procedura di somma urgenza è un passo importante, ma è frustrante che la situazione sia ulteriormente complicata dall’attesa per i risultati degli esami sui sedimenti. Questi risultati sono fondamentali per decidere se la sabbia escavata sarà utilizzata localmente o dovrà essere smaltita altrove. Inoltre, la pressione esercitata dai pescatori, che chiedono da tempo questo intervento e si trovano davanti all’imminente arrivo della stagione estiva, rende ancora più urgente la necessità di trovare una soluzione rapida. La finestra temporale si sta riducendo, e se i lavori non possono iniziare nei tempi previsti, potrebbero sorgere ulteriori problemi di sicurezza e di impatto sulle attività di pesca e sul turismo. La situazione richiede un intervento coordinato e tempestivo da parte delle autorità competenti per garantire che i fondi vengano trasferiti al più presto e che le analisi necessarie possano essere effettuate senza ulteriori ritardi. La comunità locale, i pescatori e tutti gli operatori economici nel settore del turismo stanno probabilmente osservando con trepidazione l’evoluzione di questa vicenda, sperando in un esito positivo e veloce
