venerdì, Marzo 21, 2025

Vertice tra Mosca e Usa a Riad il 24 marzo

Le delegazioni di Russia e Stati uniti si incontreranno lunedì a Gedda, in Arabia Saudita, per consultazioni in formato bilaterale fra team di esperti per cercare di andare avanti nel percorso intrapreso per giungere alla pace in Ucraina. Mosca e Washington, dopo il colloquio fra Donald Trump e Vladimir Putin, continuano a tirare dritte per la loro strada, escludendo gli altri attori in campo dal tavolo. Con l’Ucraina – come ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky – la delegazione di Washington avrà un incontro, sempre nella giornata di lunedì, in Arabia Saudita, mentre l’Europa resta alla porta. A rimarcare quanto i rapporti fra Mosca e Bruxelles restino ai minimi termini le dichiarazioni del portavoce del Cremlino, Vladimir Peskov, che ha parlato dell’Unione europea come di un’entità politica che si è trasformata nel “partito della guerra”, con “piani di militarizzazione” che sono “chiaramente in contrasto” con “lo stato d’animo dei presidenti di Russia e Stati Uniti”.

La totale sfiducia del Vecchio Continente nei confronti di Vladimir Putin è leggibile anche nelle parole di Keir Starmer. Il primo ministro britannico ha affermato che qualsiasi eventuale accordo di pace dovrà essere “difeso” per essere certi che Mosca lo rispetti. Intanto Zelensky ha invitato ancora una volta l’Europa a non “allentare la pressione” sulla Russia, affinché “mantenga le promesse”. Il leader di Kiev ha mandato anche un messaggio a Donald Trump relativamente alla questione delle centrali nucleari, a partire da quella di Zaporizhzia, per le quali il tycoon aveva proposto un controllo da parte americana. “Tutte le centrali nucleari appartengono al popolo ucraino, sono di proprietà statale”, ha dichiarato Zelensky, lasciando una porta aperta solamente per eventuali investimenti statunitensi in termini di “modernizzazione” degli impianti. Sul campo, invece, gli attacchi reciprochi fra Russia e Ucraina, nonostante le ultime aperture sullo stop ai raid sulle infrastrutture energetiche, proseguono. Kiev ha colpito la base aerea di Engels nella regione russa di Saratov con un massiccio attacco di droni. “La struttura militare viene utilizzata in particolare dagli aerei delle forze occupanti per lanciare attacchi missilistici sul territorio ucraino e attacchi terroristici contro i civili”, ha detto lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev rivendicando il raid. Mosca ha risposto rimarcando “la totale mancanza di volontà politica per la pace e la risoluzione del conflitto con metodi diplomatici” da parte dell’Ucraina, che è invece “ossessionata dall’idea di infliggere la sconfitta alla Russia”. L’inviato presidenziale Usa per la Russia e l’Ucraina, Keith Kellogg, ha dichiarato ad Abc News che squadre tecniche sono pronte a condurre quelle che vengono definite trattative di prossimità in Arabia Saudita, con la partecipazione di rappresentanti sia della Russia sia dell’Ucraina, mettendo in campo una “diplomazia della navetta”. “Credo che siamo tutti in buone condizioni e questa settimana stiamo mettendo in campo quelle che chiamiamo squadre tecniche in quelle che definiamo trattative di prossimità in Arabia Saudita, dove entrambe le parti partecipano, pur rimanendo in stanze separate”, ha affermato Kellogg. “Sostanzialmente, si chiede: ‘Quali sono le vostre condizioni?’ e ci si rivolge all’altra parte, ‘Quali sono le vostre condizioni?’ Si tratta sostanzialmente di una diplomazia a navetta tra le stanze a Riad, ed è qui che si svolgeranno”. Giovedì prossimo, in un nuovo incontro dei leader europei a Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron cercherà un impegno “esplicito” e “dettagliato” per il sostegno militare che sono disposti a dare a breve termine all’Ucraina contro la Russia e per definire le condizioni per un cessate il fuoco “credibile”, in un incontro in cui spera di avere anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Dobbiamo dimostrare che siamo determinati a sostenere l’Ucraina nella sua resistenza e che siamo credibili affinché il giorno in cui verrà firmata la pace, quella pace sarà duratura”, ha detto Macron in dichiarazioni alla stampa a Bruxelles, al termine del Consiglio Europeo. Il presidente francese ha sottolineato che gli europei non sono “potenze di guerra”, ma che aspirano a “proteggere la pace” nel continente e a “scoraggiare gli attacchi” e spera che il presidente russo, Vladimir Putin, “rifletta”. Non essendo noto l’elenco dei capi di Stato e di governo che parteciperanno a Parigi, Macron si è limitato a definire l’incontro come un vertice della “coalizione di volonterosi” ed ha evitato di approfondire la possibilità di schierare truppe europee una volta finita la guerra perché, ha ammesso, “siamo lontani da questo” finché non sarà finalizzato un cessate il fuoco.

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