domenica, Marzo 23, 2025

Sabaudia, uccise il rivale in amore in un vivaio: fu delitto premeditato

I giudici della Corte d’Assise di Latina gli hanno riconosciuto la premeditazione. Aggravante che comporta il massimo della pena in caso di omicidio volontario. Riccardo Di Girolamo, l’uomo di 33 anni che due anni fa uccise il nuovo compagno della sua ex, il trentunenne Marco Gianni, girava da tempo con due fucili in macchina. Aveva minacciato più volte quello che considerava un rivale, tanto che Gianni aveva confidato agli amici di sentirsi in pericolo. Il 13 aprile del 2023 i suoi timori sono diventati realtà. Mentre si trovava nell’azienda florovivaistica che gestiva con la famiglia, a Borgo San Donato, una frazione di Sabaudia, è stato raggiunto dai colpi di un fucile a canne mozzate: i primi due a media distanza, gli altri tre quando il corpo era già a terra. La giuria non ha concesso le attenuanti generiche. L’imputato aveva confessato subito dicendosi pentito, ma senza mai chiarire il perché del gesto. Per i giudici il movente è stata la gelosia nei confronti dell’uomo con cui la ex si era rifatta una vita. Un uomo descritto nella requisitoria della pm come un gran lavoratore e allenatore di pallamano, impegnato nel sociale.

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