Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato di aver avuto “buone conversazioni” in merito al cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, ma non ha precisato con chi fossero avvenute queste conversazioni. “Stiamo andando avanti su Russia e Ucraina. Abbiamo avuto un paio di buone conversazioni oggi, e forse possiamo fermare quella marcia della morte il prima possibile”, ha detto Trump parlando con dei giornalisti alla Casa Bianca secondo quanto riferisce ‘Abc News’. Alla domanda se avesse dato al presidente russo Vladimir Putin una scadenza, Trump ha risposto di no. “Non c’è una scadenza, ma penso che ne avremo una. Penso che sappiate che stanno andando piuttosto pesanti in questo momento, come probabilmente avete visto, entrambi, ma penso che lo faremo abbastanza presto”. Il presidente russo Vladimir Putin non ha respinto un cessate-il-fuoco in Ucraina. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando coi giornalisti alla Casa Bianca, secondo quanto riferiscono i siti Usa. “Hanno già più sanzioni di chiunque altro”, ha poi risposto Trump a chi gli chiedeva della possibilità di imporre ulteriori sanzioni alla Russia dopo che Putin ha accettato un cessate il fuoco parziale. I negoziati con Russia e Ucraina, ha detto ancora Trump, stanno procedendo. Oggi “ho avuto un paio di buone conversazioni” a riguardo. ”In nessun modo” è accettabile il cambiamento dello status quo in Ucraina con la forza. Lo ha affermato il ministro degli Esteri del Giappone Takeshi Iwaya durante una conferenza stampa a Tokyo al termine dei colloqui con i suoi omologhi cinese Wang Yi e sudcoreano Cho Tae-yul. “Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, ho sottolineato la necessità per la comunità internazionale di unirsi per sottolineare che non sarà mai tollerato nel modo di modificare in modo unilaterale lo status quo con la forza”, ha detto Iwaya. “Sono contento. Dopo solo tre mesi che lo dico in ogni sede hanno preso atto che l’unica soluzione possibile sia l’Onu o comunque una forza multinazionale”. Lo spiega a Repubblica il ministro della Difesa Guido Crosetto commentando il piano a 4 livelli di interposizione per l’Ucraina, con in prima linea l’Onu.
“Il punto è che non può essere una missione solo ‘occidentale’. Credo, però, che l’Onu possa dare un framework , cioè una copertura, giuridica. Il che non significa missione Onu in senso stretto, ma anche solo sotto ‘l’egida’ dell’Onu – prosegue -. Possono apparire sofismi da diplomatici, non lo sono”.
“Ciò detto, le condizioni in cui potrà operare una missione devono essere scritte prima nell’accordo di pace, poi vanno rese operative – sottolinea -. È inutile discuterne adesso. E si esprimerà il Parlamento”. Il piano per la sicurezza nazionale, che prevede l’aumento del numero degli uomini delle forze armate “è pronto, ci abbiamo lavorato e ragionato a lungo – spiega il ministro -. È un piano che chiaramente richiederà 8-10 anni per sviluppare una capacità difensiva adatta ai tempi. Dunque vuol dire: infrastrutture, addestramento, aumento del numero delle forze armate, integrazioni di vario tipo”.
Parlando di difesa comune secondo Crosetto non c’è bisogno di cambiare i trattati Ue, per un esercito comune. “Non ce n’è bisogno. Lo schema è quello della Nato, che è efficientissimo. Se fotocopiamo quel modello, già domani avremmo la difesa europea – dice -. L’ho detto anche a Parigi: creiamo intanto un centro di comando e controllo unico, sovrapposto a quello Nato”.
Trump: “Stiamo andando avanti su cessate il fuoco, non discussa scadenza”
