Il furto della caldaia dall’abitazione di un’anziana nonna di 95 anni ha suscitato una forte indignazione nella comunità etrusca, evidenziando la gravità e la meschinità dell’atto. La vittima, che vive in condizioni di fragilità e dipendenza, si è trovata improvvisamente senza acqua calda, gas e riscaldamento, rendendo la sua situazione ancora più difficile. I familiari hanno denunciato l’accaduto, esprimendo il loro disgusto per il gesto e lanciando un appello a chiunque possa avere informazioni utili per individuare i responsabili. La nipote Emma ha sottolineato l’importanza di farsi avanti, invitando i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine. La denuncia è stata presentata ai carabinieri, che ora stanno indagando sull’accaduto e monitorando il mercato per eventuali vendite della caldaia rubata, fornita di numero seriale. La comunità ha risposto con un flusso di messaggi di solidarietà e condanna, sottolineando il crescente problema della criminalità e l’assurdità di un furto così vile. Molti cittadini hanno offerto assistenza, suggerendo di controllare eventuali registrazioni video delle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze, nella speranza di raccogliere prove che possano aiutare le indagini. Questo episodio mette in luce non solo la vulnerabilità delle persone anziane e disabili, ma anche la necessità di una maggiore attenzione e protezione da parte della comunità e delle autorità nei confronti di chi è più fragile.
