Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha negato l’esistenza di un legame tra il governo e l’indagine che ha portato alla detenzione del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. Al contrario, afferma Erdogan, sono proprio membri del partito Chp, principale forza di opposizione cui appartiene il sindaco Imamoglu, ad aver fatto partire l’indagine.
I reati che le forze dell’ordine e la magistratura hanno scoperto sul sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, arrestato il 19 marzo scorso, si baserebbero “su documenti e informazioni provenienti dall’interno stesso del CHP”, ovvero il partito di Imamoglu. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan partecipando a una riunione del suo partito, come riporta Trt Haber. “Coloro che commettono corruzione, accettano tangenti e abusano dei diritti di centinaia di migliaia di giovani appartengono al CHP”, ha aggiunto Erdogan, “quando sono iniziate le indagini, coloro che si sono candidati come informatori sia negli uffici della polizia che in quelli della procura erano membri del CHP. Man mano che le indagini si approfondiscono, sono i membri del CHP a inondare l’ufficio del procuratore con nuovi documenti e informazioni. Coloro che sono stufi, stanchi e arrabbiati dei sicari e degli eserciti di troll utilizzati dall’organizzazione criminale nei media e nei social media sono i membri del CHP. Coloro che si sono rivolti al tribunale sostenendo che vi era una situazione dubbia nel congresso sono membri del CHP. Quelli che vanno in giro a raccontare, da uno schermo all’altro, le truffe, le tangenti prese, i furti commessi, sono del CHP”. Secondo il presidente turco, la principale forza di opposizione in Turchia starebbe intenzionalmente provocando “un aumento della tensione” nel Paese per “nascondere la corruzione” al suo interno.