C’è un’unica strada che porta al piccolo gruppo di case a ridosso del bosco. Eppure i vicini – raccontano – non si sono accorti di nulla. L’incubo di chiunque possieda una villa, stavolta è diventato realtà qui, nell’isolata frazione reatina di Sant’Elia. Un’intera famiglia, genitori anziani e figlio di 40 anni, tenuta in ostaggio e minacciata con una pistola. Sono da poco passate le 23. Il proprietario, un imprenditore del legno di circa 80 anni, viene sorpreso in giardino da tre malviventi. Hanno un accento straniero, un revolver e un cacciavite. Si fanno aprire la porta di casa e il terrore prosegue all’interno. “Dateci tutto quello che avete”, intimano con un accento straniero. La pistola puntata, ancora minacce e strattoni che fanno cadere la moglie 75enne: si fa male a un ginocchio. Il bottino, alla fine, sarà limitato: denaro per circa 2.300 euro, un orologio e qualche monile. Ma i rapinatori rubano anche una pistola, detenuta regolarmente. Sul posto una squadra volante della questura di Rieti. I rilievi della scientifica. Indaga la squadra mobile. Anche i vicini hanno paura e chiedono maggiori controlli. La zona è priva di telecamere. Sotto choc la famiglia. “E’ qualcosa che non augurerei mai a nessuno” le poche parole dell’imprenditore.