Il vicepresidente Usa JD Vance è atterrato, insieme alla moglie, in Groenlandia. “Qui fa un freddo di m…”, sono state le sue prime parole sceso dalla scaletta dell’aero. Poi ha spiegato che Trump “è molto interessato alla sicurezza dell’Artico” e che gli Usa “non hanno piani immediati” di espandere la loro presenza militare nell’isola, “ma pensiamo che i groenlandesi sceglieranno” di essere parte degli Stati Uniti. Lo stesso presidente americano ha poi ribadito: “La Groenlandia è molto importante per la pace nel mondo, dobbiamo averla”. Però la Groenlandia vara un governo anti-Usa. Sul tema dazi, intanto, nella mattinata americana Trump ha avuto una telefonata “estremamente produttiva” con il primo ministro canadese Mark Carney. “Siamo d’accordo su molte cose e ci incontreremo subito dopo le prossime elezioni canadesi”, ha scritto il presidente Usa su Truth. Dal canto suo, però, il premier canadese ha avvisato Trump che il suo Paese reagirà ai dazi che entreranno in vigore il 2 aprile, allo scopo di proteggere i lavoratori canadesi e la sua economia. La presidente ad interim della Columbia University si dimette. Katrina Armstrong lascia l’incarico dopo essersi scontrata con l’amministrazione Trump e aver accettato alcune delle richieste del governo Usa, attirandosi l’ira di professori e studenti. Il suo posto sarà preso da Claire Shipman. “Apprezzo l’aver avuto l’occasione di giocare un piccolo ruolo nel consentire a questa vasta impresa di navigare uno dei momenti più difficili della sua storia”, ha detto Armstrong, che aveva assunto l’incarico lo scorso agosto prendendo il posto della dimissionaria Minouche Shafik. L’ateneo è nel mirino di Donald Trump dalla campagna elettorale in seguito alle proteste pro-palestinesi. Un giudice federale di New York ha sospeso lo smantellamento di Voice of America, accogliendo la richiesta dell’associazione Reporter Senza Frontiere, dei sindacati e dei giornalisti VOA di congelare le azioni intraprese dall’amministrazione Trump. Nelle scorse settimane il presidente ha firmato un ordine esecutivo che ha classificato l’Usagm, l’agenzia governativa che supervisiona i media pubblici americani all’estero, come “elemento inutile della burocrazia federale”.
Trump: “La Groenlandia ci serve per la pace”. JD Vance in visita: “Non useremo la forza”
