A piazza Fanti, tra piazza Vittorio e la stazione Termini, trionfalmente scenografico, l’Acquario Romano accoglie i visitatori nel bel giardino ancora più suggestivo e invitante grazie all’illuminazione notturna appena inaugurata. Mentre, all’interno, la grande sala – come una “piazza pubblica” – lo rende luogo sociale, di incontri ed appuntamenti, dove riconnettersi con la città e la sua storia: passata, presente e futura. Poco più di un secolo di vita, niente per gli standard di Roma città d’arte, e ne ha già tante da raccontare. L’Acquario Romano – inaugurato in un primaverile mese di maggio del 1887 – ha ben presto tradito la sua missione di mostra e allevamento di specie ittiche. È stato un’arena per spettacoli, poi un magazzino, un edificio in disuso ed oggi, finalmente, un luogo splendido e vivo che contribuisce a valorizzare il quartiere Esquilino. A cento anni circa dalla sua edificazione, il restauro della Sovrintendenza Capitolina iniziato nel 1985 ha fatto riemergere le decorazioni d’ambientazione marina, sommerse da anni di incuria e trattamenti “alla bell’e meglio” di chi lo aveva in gestione. A dieci anni dalla riapertura nel 1993, un nuovo inizio. Dal 2003 l’Acquario Romano è sede della Casa dell’Architettura, sotto l’egida dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia. La Casa dell’Architettura è oggi uno spazio multifunzione che, dopo le innumerevoli metamorfosi, riapre alla cittadinanza anche con esposizioni tematiche che ci raccontano la città in trasformazione e ci mostrano come sarà nel prossimo futuro.