mercoledì, Aprile 2, 2025

Trump: Zelensky vuole entrare nella Nato, ma non lo farà. “Putin non si rimangerà la parola”

“Non penso che Putin si rimangerà la parola”, ha detto Trump secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Poche ore prima il presidente aveva criticato il leader russo per aver minato la credibilità di Zelensky e ipotizzato un’amministrazione transitoria per l’Ucraina, minacciando forti sanzioni contro la Russia.”È una scadenza psicologica. Se penso che ci stanno prendendo in giro, non sarò felice”. Così Donald Trump ha risposto a chi gli chiedeva se ci fosse una scadenza entro la quale Vladimir Putin può accordare il cessate il fuoco con l’Ucraina.  Ci saranno ”grandi problemi” se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non accetterà l’accordo con gli Stati Uniti sulle terre rare. E’ l’avverrtimento del presidente americano Donald Trump rivolto tramite un colloquio con i giornalisti al seguito sull’Air Force Once. ”Vedo che sta cercando di tirarsi indietro dall’accordo sulle terre rare. E se lo fa avrà alcuni problemi. Grossi, grossi problemi”, ha affermato Trump. Il presidente statunitense Donald Trump, in un’intervista a Nbc News, ha detto di essersi “infuriato” quando il presidente russo Vladimir Putin ha criticato la credibilità della leadership del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, aggiungendo che i commenti “non vanno nella giusta direzione”. “Se io e la Russia non saremo in grado di trovare un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina, e se riterrò che sia colpa della Russia – cosa che potrebbe non essere – ma se riterrò che sia colpa della Russia, metterò delle tariffe secondarie sul petrolio, su tutto il petrolio che esce dalla Russia”, ha detto Trump in una telefonata di prima mattina con NBC News domenica. “Ci sarà una tariffa del 25% su tutto il petrolio, una tariffa da 25 a 50 punti su tutto il petrolio”. Nella stessa intervista, peraltro, Trump ha detto che prevede di parlare con Putin in settimana. La Russia risponde con un “no” categorico all’idea di inviare in Ucraina forze di pace provenienti dai Paesi che riforniscono Kiev di armi. Lo ha dichiarato Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento per le Organizzazioni Internazionali del Ministero degli Esteri russo, in un’intervista alla TASS. Nella notte le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto 66 droni ucraini su diverse regioni. Lo ha annunciato il ministero della Difesa spiegando che “41 sono stati colpiti nella regione di Bryansk, 24 su quella di Kaluga e uno nel Kursk”. Al momento non si registrano vittime né danni alle infrastrutture. “La Russia merita una pressione maggiore, merita tutti i duri provvedimenti che possono indebolire la sua capacità di combattere il suo sistema che altro non vuole che la guerra. Sono necessarie sanzioni contro la Russia”. Lo ribadisce su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “L’Ucraina ha bisogno di più forze di difesa aerea – aggiunge -. È necessaria maggiore interazione e unità tra tutti i partner”. Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth “ha riorientato le forze armate statunitensi in modo da dare priorità alla dissuasione di un attacco a Taiwan da parte della Cina e al rafforzamento della difesa interna” accettando di “assumere dei rischi in Europa e in altre parti del mondo”. Lo scrive il Washington Post citando un “memo interno segreto” che in alcune parti ricalcherebbe parola per parola il famigerato “Project 2025” pubblicato l’anno scorso dal think tank conservatore “Heritage Foundation”. “Il documento, noto come Interim National Defense Strategic Guidance e contrassegnato con la dicitura ‘secret/no foreign national’ nella maggior parte dei passaggi, è stato distribuito al Dipartimento della Difesa a metà marzo e firmato da Hegseth. Il documento delinea l’esecuzione della visione del presidente Donald Trump di prepararsi e vincere una potenziale guerra contro Pechino e difendere gli Stati Uniti dalle minacce nel ‘vicino estero’ tra cui la Groenlandia e il Canale di Panama”.

Articoli correlati

Ultimi articoli