Finalmente l’atto di nascita è arrivato e Luca, che oggi ha 14, può tornare a dire di esistere, anche per la burocrazia. Perché questo ragazzo tranquillo e sorridente, che vive con la sua famiglia vicino ad Ostia, improvvisamente aveva scoperto di “non esistere”. Se ne sono accorti alla fine di settembre del 2024 i suoi genitori, che volevano rinnovare l’abbonamento dell’Atac per il figlio, che finora fatto sempre con una semplicissima autocertificazione. Senza documento non si può più fare. E dagli uffici di via Petroselli gli dicono che non esiste un atto di nascita intestato al figlio, un documento che nel 2010 fu inviato in forma digitale dall’ospedale in cui era venuto al mondo, il Sant’Eugenio, e che tuttavia non risultava arrivato. Così per la burocrazia Luca non era mai nato, nonostante abbia invece una tessera sanitaria e un passaporto, che però ora è scaduto e bisogna rinnovare. Senza documenti Luca rischiava di scomparire davvero. Niente viaggi all’estero, impossibile iscriversi a una associazione per fare sport, fare la gita scolastica. Ci sono voluti mesi e mille peripezie, ma ora Luca è ritornato “sé stesso”, almeno per la burocrazia. Per lui e per la sua famiglia è un vero sollievo.
