Il gruppo consiliare del M5S ha recentemente presentato una mozione durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, focalizzandosi sulla necessità di riformare il regolamento della toponomastica. L’obiettivo di questa iniziativa è introdurre criteri chiari e coerenti per l’intitolazione di strade, piazze e luoghi pubblici, in armonia con i principi fondamentali della Costituzione italiana. I rappresentanti del M5S hanno descritto la mozione come un atto semplice ma significativo, volto a unire le forze politiche in nome della libertà, della democrazia e della memoria storica antifascista, specialmente in un momento così importante come l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Tuttavia, l’opposizione ha reagito in modo critico, adottando posizioni che il M5S ha definito strumentali e irrispettose nei confronti del confronto democratico e del valore culturale e simbolico della mozione. Il movimento sottolinea l’importanza della toponomastica non solo come questione burocratica, ma come strumento educativo e culturale di grande rilevanza. I nomi delle strade, affermano, raccontano la storia, formano le coscienze e trasmettono valori fondamentali. Intitolare spazi pubblici a chi ha combattuto per la libertà, secondo il M5S, è un atto di gratitudine e di responsabilità verso le generazioni future. Ignorare questa importanza sarebbe, a loro avviso, un rifiuto delle regole democratiche e un allontanamento dalla memoria condivisa del Paese. Gli esponenti del M5S concludono affermando che chi siede in un consiglio comunale ha il dovere morale e politico di sostenere senza ambiguità la Costituzione e l’antifascismo, evidenziando che ogni occasione mancata in questo senso rappresenta un passo indietro per tutti.