La questione della concessione demaniale per lo stabilimento balneare di Anzio evidenzia l’importanza della corretta gestione burocratica e della documentazione necessaria per operare nel settore. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Lazio ha confermato la posizione del Comune di Anzio, sottolineando che la decadenza della concessione è stata determinata da motivi formali, in particolare dalla mancata presentazione della modulistica corretta. Il fallimento Marigliani Piero, tramite il curatore fallimentare, ha tentato di opporsi a questa decisione, argomentando che il Comune avrebbe violato le norme di legge e che l’affitto del ramo d’azienda non fosse privo di fondamento giuridico. Tuttavia, il T.A.R. ha ritenuto che la questione del “silenzio assenso” non fosse sufficiente a giustificare la continuazione della concessione, considerando che la procedura di avviso pubblico richiede il rispetto di specifiche formalità. Questa situazione mette in luce non solo le conseguenze di eventuali errori burocratici, ma anche l’importanza di una corretta comunicazione tra enti pubblici e privati. La decisione rappresenta un precedente significativo per altri operatori del settore, evidenziando la necessità di attenersi rigorosamente alle procedure previste dalla legge per evitare problematiche simili.