lunedì, Aprile 7, 2025

Donald Trump: “Resistete, non sarà facile ma con i dazi vinceremo”. Il segretario al Tesoro pronto a dimettersi

Dopo l’entrata in vigore dei dazi americani e della risposta della Cina, Donald Trump difende i suoi dazi, sostenendo su Truth che la sua “rivoluzione economica” darà risultati storici per gli americani. “Vinceremo. Resistete, non sarà facile, ma il risultato finale sarà storico”, ha scritto l’inquilino della Casa Bianca, assicurando che le sue politiche economiche stanno “riportando posti di lavoro e aziende come mai prima”. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, potrebbe lasciare l’incarico in seguito al crollo dei mercati seguito all’annuncio dei dazi. Lo ha detto all’emittente “Msnbc” la sua collaboratrice Stephanie Ruhle, spiegando che la credibilità di Bessent è stata messa a dura prova dopo la risposta dei mercati finanziari ai dazi annunciati dal presidente Donald Trump. “Alcuni mi hanno detto che sta cercando una via d’uscita per cercare di arrivare alla Fed(eral Reserve), perché negli ultimi giorni (la situazione) sta davvero danneggiando la sua credibilità e la sua storia sui mercati”, ha detto Ruhle parlando al programma “Morning Joe”. Ruhle, ex dirigente di Wall Street, ha detto che a suo parere Bessent – imprenditore che ha costruito una fortuna da 521 milioni di dollari gestendo grandi fondi di investimento – non riesce a digerire la “matematica assurda dei dazi” di Trump, che alcuni critici hanno definito una “comprensione da asilo nido” del commercio internazionale. Poche ore dopo l’annuncio del 2 aprile, Bessent ha invitato i Paesi stranieri a non approvare “immediatamente” misure di risposta ai dazi annunciati dal presidente Donald Trump. Parlando alla “Cnn”, Bessent ha invitato le nazioni straniere a “fare un bel respiro e non reagire immediatamente: vediamo come va, perche’ se rispondete ci sara’ una escalation”. Per decenni Berlino ha conservato 1.200 tonnellate della sua riserva aurea, la seconda più grande del pianeta dopo quella degli Stati Uniti, in un caveau della Federal Reserve statunitense a Manhattan. Il sostegno di Donald Trump a Marine Le Pen è “un’ingerenza”. Lo ritiene il premier francese Francois Bayrou in un’intervista a Le Parisien. Bayrou è inoltre convinto che non è “né salutare né tantomeno auspicabile” manifestare contro la decisione del tribunale che ha condannato la leader del Rassemblement National, come previsto domani dal partito. Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno concordato oggi che “una guerra commerciale non è nell’interesse di nessuno” ma che “nulla è escluso” dopo l’imposizione delle radicali tariffe statunitensi. I due hanno parlato al telefono e “hanno concordato che una guerra commerciale non è nell’interesse di nessuno, ma nulla dovrebbe essere escluso e che è importante tenere le aziende aggiornate sugli sviluppi”, ha affermato l’ufficio di Starmer a Downing Street. Ted Cruz ha messo in guardia contro un potenziale “bagno di sangue” per il suo partito nelle elezioni di Midterm del 2026 se i dazi di Donald Trump mandassero l’economia Usa in recessione. Il senatore repubblicano del Texas ha anche previsto nel suo podcast un destino “terribile” per la più grande economia del mondo se scoppiasse una vera e propria guerra commerciale e i dazi di Trump, così come qualsiasi misura di ritorsione sui beni statunitensi, rimanessero in vigore a lungo termine. I commenti di Cruz, stretto alleato del presidente, sono l’avvertimento più duro di un parlamentare repubblicano dall’introduzione dei dazi Usa.

Articoli correlati

Ultimi articoli