lunedì, Aprile 14, 2025

Congresso Lega, Salvini: “Io al Viminale? Ne parlerò con Meloni”. Lei: “Condividiamo visione mondo”

“Affronteremo anche il tema dei dazi, con determinazione e pragmatismo, senza allarmismi. Non abbiamo condiviso ovviamente la scelta degli Stati Uniti, ma siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti – negoziali ed economici – necessari per sostenere le nostre imprese e i nostri settori che dovessero risultare penalizzati”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio inviato al congresso della Lega che si sta svolgendo a Firenze. “Continueremo a lavorare per costruire un fisco più leggero ed equo combattendo la vera evasione e soprattutto per mettere le nostre imprese nelle condizioni di creare sviluppo e i nostri lavoratori di avere occupazione di qualità”, ha aggiunto la premier. “Non arretreremo di un millimetro sulla sicurezza”. Sembra quasi una risposta di Meloni alle manifestazioni dell’opposizione nelle scorse ore. “Siamo e saremo sempre al fianco delle nostre Forze dell’Ordine, come abbiamo fatto finora – ha aggiunto la leader di FdI -. Abbiamo aumentato uomini e mezzi, abbiamo sbloccato i contratti fermi da anni e previsto, nel decreto sicurezza una tutela legale per i nostri agenti di polizia e i nostri militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti alloro servizio, cioè mentre stanno compiendo il proprio lavoro. Lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino ad un massimo di diecimila euro per ogni fase del procedimento. È una norma sacrosanta che le nostre forze di polizia aspettavano da molto tempo, e che questo Governo rivendica con orgoglio”. “Ringrazio non l’alleata ma l’amica Giorgia Meloni per il messaggio che ha mandato a questo congresso. Autonomia e premierato vanno avanti insieme, mano nella mano”. Così Matteo Salvini nel corso del suo intervento subito dopo il messaggio della premier. Salvini rieletto segretario per acclamazione: “Al prossimo congresso io sarò delegato”. “Al prossimo congresso sarò qui con orgoglio di essere qui da delegato perché qua, non so chi en on so come, ma so che ci sarà il prossimo segretario federale, non vedo l’ora”. ll leader è stato rieletto segretario per acclamazione fino al 2029. È folle pensare a una guerra commerciale con gli Stati Uniti, rimettiamo una concorrenza leale nei confronti dei paesi che sfruttano il lavoro minorile per arricchire qualche multinazionale. Questo è il tema, la Lega è il movimento del lavoro, proteggiamo il nostro lavoro, i nostri prodotti, stop alle importazioni dai paesi senza diritti”. Ha detto ancora Salvini. “Dobbiamo combattere la concorrenza sleale da parte di chi ovviamente rispetto alle nostre imprese ha un vantaggio competitivo enorme, ma noi non siamo per lo sfruttamento del lavoro minorile evidentemente”, conclude. Il Green deal è “quello il mega dazio, è a Bruxelles il problema per le nostre imprese, è lì che bisogna usare la motosega di Milei (il presidente dell’Argentina, ndr) e bisogna sfoltire”. Il centro-destra in queste ore è compatto nel cercare di eliminare le regole, che definiscono “ideologiche”, del patto ecologista europeo che ha fissato restrizioni nelle produzioni di automobili inquinanti. Il 25 aprile “non è delle bandiere rosse e dei ‘compagni’, il primo maggio è di tutti i lavoratori, non solo della Cgil. Rimettiamo le cose a posto: giù le mani dalla storia italiana”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini concludendo il suo intervento al congresso della Lega a Firenze. Rivolgendosi ai giovani del suo partito, ha esortato: “Andiamo fuori da licei e Università a portare a chi non la conosce la carta di Chivasso che nel dicembre del ’43 scriveva che solo il federalismo avrebbe creato pace e prosperità. La Liberazione l’hanno fatta anche gli abitanti delle Valli montane che hanno scritto la ‘carta di Chivasso’, non solo gli altri e quindi hanno la stessa dignità”. C’è anche un tributo a Silvio Berlusconi al congresso federale della Lega da parte di Matteo Salvini. E per l’occasione alla Fortezza a Firenze fa scorrere l’immagine di Pratica di Mare di Berlusconi fra Putin e George W. Bush. “Un altro grande, il grande è quello in mezzo – aggiunge con una punta di ironia – Grazie per quello che hai fatto e quello che hai lasciato. Avrebbe tanto da dire oggi. Vediamo di portarlo avanti insieme agli alleati. Era un uomo di pace, che costruiva ponti, che avvicinava popoli e che scaldava i cuori”

Articoli correlati

Ultimi articoli