lunedì, Aprile 7, 2025

Dazi, lunedì nero: anche Wall Street pesante in avvio. Von der Leyen: “Ho offerto agli Usa di azzerare dazi su industria”

“Ci proteggeremo anche da gli effetti indiretti” dei dazi, dovuti alla “deviazione degli scambi”. “Istituiremo una task force di sorveglianza delle importazioni”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvergese Jonas Gahr Store. “Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l’Europa è sempre pronta per un buon affare”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvergese Jonas Gahr Store. “Ho parlato con i leader europei dell’industria siderurgica e metallurgica per conoscere il loro punto di vista sull’impatto dei dazi statunitensi. Questo ci aiuta a definire una risposta efficace da parte dell’Ue. Resteremo in stretto contatto per garantire che i loro interessi, i nostri interessi, siano adeguatamente tutelati”.  La presidente avrà un secondo round di colloqui nel pomeriggio con l’automotive, mentre domani sarà il turno della farmaceutica. Wall Street apre con un pesante avvio di seduta. Il Dow Jones arretra del 2,77% a 37,235.63 punti; il Nasdaq lascia sul terreno il 3,89% a 14,982.07 punti e lo S&P 500 cede il 3,13% a 4,913.97 punti. Le decisioni di imporre dazi da parte dell’amministrazione americana “mettono in pericolo la stabilità globale”, sono quindi “necessarie alleanze forti e meno barriere commerciali”. Questo il commento del presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, sui dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump e sul conseguente crollo dei mercati globali, come riferito a LaPresse dalla Banca centrale tedesca. Secondo Nagel, le decisioni sulle tariffe “stanno mettendo l’economia globale sulla strada sbagliata, perché il risultato è che la prosperità di tutti è sotto attacco”. Per il presidente della Bundesbank, “la crescita economica globale diminuirà”, mentre “i prezzi aumenteranno”, così come “aumenterà il livello di incertezza tra gli operatori economici”. Nagel, che è membro del Consiglio direttivo della Bce, ritiene che la decisione sui dazi “metterà alla prova anche i risultati della politica monetaria”, e a livello di Eurosistema “dovremo rivalutare la situazione”. In generale, “queste decisioni mettono in discussione i risultati raggiunti e mettono alla prova le alleanze”, ha sottolineato Nagel, che vede “molti sconfitti, soprattutto negli Usa”. Il presidente della Bundesbank ha quindi rivolto “un appello all’amministrazione statunitense affinché tenga aperta la porta a colloqui nell’interesse comune”.  La Borsa di Milano procede in profondo rosso per la terza seduta consecutiva sull’onda dei timori per i dazi reciproci imposti dagli Stati Uniti a partire dal 3 aprile. Il presidente Usa Donald Trump al momento non sembra voler fare retromarcia, mentre la Cina che mette in campo decise contromisure e i vertici europei sono alla ricerca di una risposta comune alle politiche daziarie statunitensi.    L’indice Ftse Mib si attesta attorno al -4,7% con 33.014,31 punti, con i titoli bancari in caduta libera: Intesa Sanpaolo -5,51%, Mps -5,15%, Unicredit -3,08%, Banco Bpm -4,36%, Bper Banca -4,34%, Mediobanca -5,89%, Popolare di Sondrio a -5,65%. Male gli industriali: Stellantis -7,16%, Iveco -6,35%, Leonardo -4,43%. In calo anche gli energetici a maggiore capitalizzazione: Eni -5,91%, Enel -5,22%.

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