Elena Luzzatto prima donna italiana a laurearsi in architettura nel 1925 e a iscriversi all’Ordine degli Architetti, per 36 anni ha lavorato per il Comune di Roma. In un settore prevalentemente maschile, inizia a collaborare come libera professionista fino ad arrivare a essere promossa “architetto di prima classe” a fine carriera. Ha progettato svariati mercati come il Nomentano. Suo anche il Cimitero Flaminio, diverse scuole e molto altro ancora da riscoprire tra le carte d’archivio. Elena Luzzatto (1900-1983) inizia a lavorare subito dopo la laurea alla Regia Scuola di Architettura. Si fa notare in vari concorsi che vince, come quello della palazzina Incis in viale Romania, per una stele funeraria al Verano, e negli anni Trenta per villini a Ostia Lido (terzo premio ex-equo). Una testimonianza diretta della personalità di Elena Luzzatto è quella del nipote Mauro Ferroni, anche lui architetto e dipendente di Roma Capitale, ma assunto vent’anni dopo la morte della zia. “I villini di Ostia, tra le molte opere progettate e realizzate sono interessanti; esprimevano certamente i contenuti del razionalismo, in particolare nella pulizia delle forme e nel rigore dei dettagli, ma in più possedevano una compiutezza e un’armonia dei volumi che erano qualcosa di più, un valore aggiunto all’edificio. Era questa una interpretazione che risiedeva nella sua sensibilità e nel suo modo di dare valore all’architettura, in tutt’uno con la ricerca più appropriata sulla struttura e sulla tecnologia degli edifici; il mercato di Piazza Alessandria esprime pienamente questo impegno, quello cioè di restituire alla città edifici capaci di rispondere alla loro funzione con la dignità dell’opera pubblica, e la modernità della tecnologia”. L’arch. Monica Prencipe, che da dieci anni conduce ricerche sulla figura di Elena Luzzatto, ne sottolinea un altro aspetto: “Una cosa che colpisce moltissimo della sua carriera è che opera con altre donne importanti. La prima è Anna Gabrielli, sua collega all’università e che poi dopo si ritira presto dalla professione. Poi c’è Maria Casoni, la prima ad aprire uno studio di ingegneria in Italia nel 1919 e con cui fa il progetto dei villini a Ostia Lido. E ancora Maria Teresa Parpagliolo, altra grande donna che lavora con il Comune di Roma. Insieme progettano sia il cimitero militare francese a Monte Mario, sia il cimitero Flaminio di Prima Porta”.