Le Borse europee reagiscono alla giornata difficile di ieri, sulla scia dei dazi Usa e avviano tutte con indici in deciso rialzo. Parigi, la migliore, sale a quota +1,86%, seguita da Francoforte (+1,40%) e Londra (+1,05%). Anche sul fronte asiatico clima deciso, con Tokyo che stamane ha chiuso in forte rialzo, recuperando quasi del tutto le perdite accumulate nella giornata di ieri: l’indice Nikkei è balzato a quota +6,01%. Più incerta Wall Street, invece, che ieri ha chiuso con l’indice Dow Jones in calo dello 0,91% e il Nasdaq in crescita dello 0,10%.”Sia chiaro, il bazooka è ancora sul tavolo, ma speriamo di non doverlo usare, agli Usa diciamo che vogliamo parlare”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea a proposito dello strumento di anticoercizione economica, che darebbe all’Ue un ventaglio più ampio e rapido di misure di risposta ai dazi di Donald Trump (e per questo viene anche soprannominato l’opzione nucleare). Giorgia Meloni andrà a Washington il 17 aprile. Lo confermano all’Adnkronos fonti informate, in attesa dell’annuncio ufficiale di Palazzo Chigi e della Casa Bianca. Incrociando le agende della premier e del presidente americano sarebbe stata individuata questa data per l’incontro con Donald Trump, che avverrà solo due giorni prima dell’arrivo in Italia del vice presidente JD Vance, una visita organizzata con l’obiettivo anzitutto di andare in Vaticano e della quale anche qui non c’è ancora alcuna conferma ufficiale. La missione di Meloni a Washington, con ovviamente al centro la questione dei dazi che ha stravolto l’agenda di un incontro a cui si lavorava da tempo, cadrà anche all’indomani della data individuata dall’Unione Europea per cominciare intanto ad applicare i controdazi decisi in risposta ai dazi annunciati sull’import dai 27 di acciaio e alluminio.In generale, la Commissione ha indicato che illustrerà agli Stati membri la possibile risposta ai “dazi reciproci” Usa “la prossima settimana”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier cinese Li Qiang hanno “discusso dell’istituzione di un meccanismo per monitorare eventuali deviazioni degli scambi commerciali” come conseguenza della sovracapacità industriale aggravata dai dazi dell’amministrazione Trump, “e garantire” così “che qualsiasi sviluppo venga debitamente affrontato”. Lo fa sapere l’esecutivo Ue in una nota. “Von der Leyen ha sottolineato il ruolo cruciale della Cina nell’affrontare la possibile deviazione degli scambi causata dai dazi, soprattutto nei settori già colpiti dalla sovracapacità globale”, spiega Bruxelles. Ieri la presidente della Commissione Ue ha annunciato la creazione di una task force per monitorare le importazioni, con l’obiettivo di contrastare gli “effetti indiretti” dei dazi Usa, come l’afflusso massiccio di prodotti cinesi nel mercato europeo. “Le incertezze globali, inclusi i dazi imposti dagli Stati Uniti, non consentono di farci adagiare sugli allori; tuttavia, siamo forti della consapevolezza che i nostri prodotti sono difficili da sostituire per le loro caratteristiche intrinseche”. Lo ha affermato Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy, in un messaggio inviato al convegno “Dogane e imprese. La tutela del Made in Italy” oggi a Firenze. “Unendo le forze, continueremo a posizionare il Paese tra i leader del commercio internazionale che sempre è attratto dall’impareggiabile bellezza e qualità offerta dai prodotti toscani”, ha proseguito Urso, ricordando che “la Toscana si conferma come una terra di eccellenza per le esportazioni che continuano a crescere di anno in anno. Nel 2024 ha raggiunto un nuovo record di 63 miliardi di euro, scavalcando il Piemonte e ponendosi al 4/o posto con un +7,5% rispetto al 2023, nonostante un trend nazionale in leggera flessione”. Elon Musk ha cercato di convincere personalmente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a ritirare l’ondata di dazi doganali che stanno sconvolgendo i mercati finanziari. Lo hanno riferito al Washington Post fonti ben informate. Musk ha reso esplicita sulle reti sociali la sua opposizione alla politica dei dazi. I suoi tentativi di influenzare personalmente le scelte di Trump sono pero’ falliti, riporta il Washington Post.
Dazi, i mercati tentano il rimbalzo. L’Ue: bazooka è sul tavolo. Meloni da Trump il 17 aprile
