Ieri è iniziato il processo per violenza sessuale a carico di un giovane ricoverato in una casa di cura a Viterbo. La vittima, una ragazza di 25 anni, ha ripercorso davanti al collegio dei giudici i momenti drammatici vissuti il 28 settembre 2019. Secondo la ricostruzione della giovane, all’epoca dei fatti appena 19enne, quella sera si trovava in una fase di particolare tristezza. In cerca di conforto, si era avvicinata all’imputato, un ragazzo della sua stessa età, con il quale aveva instaurato una relazione di amicizia. Dopo aver chiacchierato e trascorso del tempo insieme, lui l’avrebbe invitata a salire nella sua stanza per leggere un libro o giocare a carte. Una volta all’interno della camera, però, la situazione è degenerata. “Mi ha baciata all’improvviso, poi mi ha spinta sul letto e mi ha aggredita sessualmente. Sono rimasta paralizzata dalla paura, non riuscivo a gridare”, ha raccontato la vittima. La mattina seguente, la giovane si è recata in ospedale e ha formalizzato la denuncia. L’imputato ha respinto le accuse, sostenendo di non aver agito in modo illecito.