venerdì, Aprile 18, 2025

Provincia “Porta d’Italia”, tra opportunità e perplessità

Per la provincia Porta d’Italia, che raggruppa i comuni del Hinterland del Roma Nord, dal Litorale Roma, a Tolfa e Allumiere ed altri piccoli comuni che sono in attesa di decidere se sostenere il progetto, continuano dibattiti e incontri anche nelle sedi istituzionali del governo. Negli ultimi giorni la proposta di legge per la creazione della nuova provincia è stata presentata in Parlamento con l’onorevole Alessandro Battilocchio come primo firmatario e presidente della Commissione parlamentare Periferie. I comuni del litorale a Nord di Roma che aderiranno al progetto uscirebbero da quella che è la Città Metropolitana di Roma per formare un nuovo soggetto politico-amministrativo, chiamato appunto Porta d’Italia, che diventerebbe a tutti gli effetti la sesta provincia del Lazio. Sulla questione si è espresso nei giorni scorsi l’ex consigliere di Città Metropolitana Federico Ascani, che però ha una visione differente in merito alla possibilità di ottenere il meglio per i comuni dell’Hinterland. Per Ascani la proposta migliore sarebbe quella di una metropoli federale, come ha spiegato in un’intervista ai microfoni dell’emittente Canale 10 commentando la nuova iniziativa che riguarda la Provincia: “Io credo che la proposta di una metropoli federale sia la soluzione giusta, con certamente coraggio, investimenti per rafforzare l’idea della città metropolitana”. Per Ascani servono “Zone omogenee fatte di comuni, ognuno con un rappresentante che possa farsi valere in un luogo dove tutti insieme prendano le decisioni giuste per quello che già è un territorio in comune, quello di Roma capitale e della metropoli romana”. Sul ruolo dell’entità della provincia Ascani precisa ancora che “Una provincia nasce per mettere insieme il luogo Comune principale, Roma, e il suo hinterland, i comuni che ne fanno parte, perchè c’è un rapporto naturale tra chi vive in provincia e chi vive nel capoluogo. Quindi smembrarlo farebbe perdere il senso della provincia. Invece va rafforzata, va migliorata, serve coraggio per dare forza all’hinterland. Ecco, tramite un’aggregazione di comuni, io proposi Around Rome, cioè le zone omogenee in un contesto federale di partecipazione”. Lo scorso 31 marzo presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, l’On. Alessandro Battilocchio, primo firmatario della proposta di legge per l’istituzione della nuova provincia Porta d’Italia aveva presieduto all’incontro sulla Nuova Provincia “Porta d’Italia”, riunendo il Sindaco di Fiumicino Mario Baccini, il Consigliere Comunale di Civitavecchia capogruppo di FI Luca Grossi ed il Prof. Avv. Enrico Michetti oltre ai sindaci, amministratori locali, rappresentanti regionali e tecnici dei comuni interessati. Per Battilocchio “È il momento di restituire centralità a un territorio che per storia, potenzialità e dinamismo merita un ruolo autonomo e riconosciuto nelle istituzioni”. Si tratta quindi di una sfida che apre all’opportunità del rilancio di tutta l’economia locale, e di una nuova Provincia che manterrà comunque un rapporto diretto con Roma Capitale, rafforzando entrambi e valorizzando le potenzialità della rinnovata area territoriale. Provincia “Porta d’Italia” è un progetto che va avanti già dalla metà dello scorso anno e che tra ha incontrato non pochi ostacoli, dubbi e perplessità, negli ultimi mesi sta tornado a far discutere.

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