L’assemblea di Acqualatina ha certamente avuto un impatto significativo, con i sindaci di Anzio e Nettuno, Aurelio Lo Fazio e Nicola Burrini, che hanno espresso la loro forte opposizione al bilancio di previsione, chiedendo anche le dimissioni della presidente Cinzia Marzoli e del consiglio di amministrazione. Questo richiamo si innesta in un contesto più ampio, in cui sedici comuni dell’Egato 4 si sono uniti nel voto contrario, evidenziando un malcontento collettivo nei confronti della gestione della società. Il bilancio di previsione, nonostante il dissenso, è stato approvato grazie al sostegno del socio privato Idrolatina e di alcuni comuni come Latina, Ventotene, Terracina e Sperlonga, che hanno fatto la differenza nei voti. È interessante notare che i comuni di Maenza e Sermoneta si sono astenuti, mostrando una posizione più neutrale in un dibattito che si sta rivelando cruciale per la gestione del servizio idrico nella regione. Questo evento potrebbe essere un campanello d’allarme per la dirigenza di Acqualatina, poiché il crescente malcontento potrebbe portare a ulteriori tensioni e pressioni per una revisione della governance della società. La situazione potrebbe svilupparsi ulteriormente nei prossimi mesi, in particolare se i sindaci continueranno a mobilitarsi per chiedere cambiamenti significativi nella leadership e nella ges
