Hanno cantato anche di figli e paternità, i Pooh, il gruppo più longevo della storia della musica pop italiana. Più di 50 anni di successi, 100 milioni di dischi venduti, una eredità culturale che continua a risuonare nella memoria di più generazioni.
Ora di figli ne hanno uno, anzi una in più. E’ Francesca, una donna ormai quarant’enne, di cui il Tribunale di Roma ha attribuito la paternità a Stefano D’Orazio, il batterista e paroliere, scomparso nel 2020 per complicanze prodotte dal Covid. Lui che era l’unico dei quattro del gruppo che non aveva mai avuto figli. Ora i giudici, con sentenza di primo grado, hanno stabilito che non era così. “Francesca Michelon è sua figlia legittima”, ha sentenziato il Tribunale, dopo una vicenda giudiziaria che si è protratta per anni. Il test del Dna ne ha accertata la paternità, anche se D’Orazio non l’aveva mai voluta riconoscere. Francesca è nata grazie a una relazione tra sua madre, Oriana Bolletta, e l’artista, tra il 1983 e il 1984. Ora potrà assumere il cognome del padre biologico. E non solo. I giudici hanno infatti, inevitabilmente, annullato il testamento di D’Orazio a favore della moglie Tiziana, decisione immediatamente esecutiva che comporta la divisione dell’eredità in parti uguali tra la vedova e la figlia. E così sarà anche per i diritti d’autore.
Stefano D’Orazio, il Tribunale ha riconosciuto Francesca Michelon sua figlia legittima
