venerdì, Aprile 18, 2025

Fuoriprogramma e uscite, Papa Francesco è tornato. Ma a modo suo

Da domenica 6 aprile, quando ha deciso di concedersi un bagno di folla in piazza San Pietro alla fine della Messa per il Giubileo degli Ammalati e del Personale sanitario, Papa Francesco ha lanciato, com’è nel suo stile, un messaggio preciso: sono tornato. Lo ha fatto con segnali evidenti: pur avendo i naselli che lo aiutano nella respirazione, pur muovendosi in sedia a rotelle, il Pontefice argentino ha voluto dire “Ci sono, la Chiesa ha il suo timoniere, sono in grado di portare avanti la missione”. Chi immaginava, quindi, che il Santo Padre, dopo i 38 giorni di ricovero al Gemelli, restasse relegato a Casa Santa Marta ed evitasse contatti, udienze, incontri, senza lavoro per non affaticarsi e senza preoccupazioni o incombenze per rimettersi pienamente, si è dovuto ricredere. Salutando la folla in piazza e ringraziando per le preghiere e l’affetto dimostrato, il Pontefice ha offerto una tangibile conferma dei miglioramenti che la sua voce ha avuto: più chiara, più salda, più rotonda. Ma ancora non quella di inizio anno. Il 9 aprile, un altro segnale: ricevendo in forma strettamente privata i Reali britannici in visita in Italia, Carlo III e la regina consorte, Camilla, Papa Francesco è apparso senza naselli. La terapia respiratoria, pur proseguendo regolarmente, e oltretutto essendo stata ridotta rispetto ai giorni immediatamente successivi al ritorno in Vaticano, sta dando qualche risultato. Nessuno, inoltre, indossava la mascherina. Un passo alla volta, il Papa migliora. La conferma è arrivata ieri, quando – ancora una volta, inaspettatamente – il Papa ha deciso di andare a controllare il restauro della Cattedra di San Pietro in Basilica, presentato oggi dal cardinale Arciprete, Mauro Gambetti. Oltre ad aver ammirato lo stato dei lavori ed essersene compiaciuto, si è voluto soffermare sulle tombe di alcuni suoi predecessori: Pio X, Paolo III e Urbano VIII. Ha avuto modo anche di salutare alcuni fedeli presenti in chiesa, tra cui un bambino, e di stringere la mano a una delle restauratrici all’opera. “Ho le mani fredde”, si è quasi voluta scusare una delle due, colpita dalla sorpresa e toccata dall’emozione. Il Papa gliel’ha voluta stringere lo stesso. Ciò che ha colpito, stupito (persino scioccato alcuni) è stato l’aspetto esteriore con cui il Papa ha deciso di mostrarsi a favore di telecamera: per la prima volta – fatte salve le eccezioni di Giovanni Paolo II nel letto d’ospedale dopo l’attentato o con abbigliamento sportivo, sulla neve – mai un Papa era stato visto senza la talare bianca e la mozzetta. Con quella che appariva una maglia della salute, e con indosso pantaloni neri, da semplice sacerdote, Jorge Mario Begoglio si è voluto palesare in Basilica ricoperto da un poncho, forse indossato più per coprire l’abbigliamento sottostante, fin troppo dimesso, che per omaggiare le sue origini sudamericane.

Si è trattato, se ancora qualcuno avesse avuto dubbi, dell’ennesima prova che papa Francesco, nel corso del suo Pontificato, tra i vari cambiamenti introdotti, ha coscientemente voluto “desacralizzare” la figura del Pontefice, non più austera, ieratica, solenne, distaccata dal mondo, com’era in passato, ma umana, semplice, vicina agli ultimi. Servo dei servi di Dio.
Da domenica 6 aprile, quando ha deciso di concedersi un bagno di folla in piazza San Pietro alla fine della Messa per il Giubileo degli Ammalati e del Personale sanitarioPapa Francesco ha lanciato, com’è nel suo stile, un messaggio preciso: sono tornato.

Il primo bagno di folla dopo il ritorno in Vaticano

Lo ha fatto con segnali evidenti: pur avendo i naselli che lo aiutano nella respirazione, pur muovendosi in sedia a rotelle, il Pontefice argentino ha voluto dire “Ci sono, la Chiesa ha il suo timoniere, sono in grado di portare avanti la missione”. Chi immaginava, quindi, che il Santo Padre, dopo i 38 giorni di ricovero al Gemelli, restasse relegato a Casa Santa Marta ed evitasse contatti, udienze, incontri, senza lavoro per non affaticarsi e senza preoccupazioni o incombenze per rimettersi pienamente, si è dovuto ricredere. Salutando la folla in piazza e ringraziando per le preghiere e l’affetto dimostrato, il Pontefice ha offerto una tangibile conferma dei miglioramenti che la sua voce ha avuto: più chiara, più salda, più rotonda. Ma ancora non quella di inizio anno.

Bagno di folla in piazza San Pietro, Papa Francesco ai fedeli: “Buona domenica, grazie a tutti”

06/04/2025

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L’udienza privata a Carlo e Camilla, senza naselli

Il 9 aprile, un altro segnale: ricevendo in forma strettamente privata i Reali britannici in visita in Italia, Carlo III e la regina consorte, CamillaPapa Francesco è apparso senza naselli. La terapia respiratoria, pur proseguendo regolarmente, e oltretutto essendo stata ridotta rispetto ai giorni immediatamente successivi al ritorno in Vaticano, sta dando qualche risultato. Nessuno, inoltre, indossava la mascherina. Un passo alla volta, il Papa migliora.

Re Carlo da Papa Francesco

Re Carlo da Papa Francesco (RaiNews.it)

10/04/2025

Il passaggio in Basilica, per controllare i restauri della Cattedra di San Pietro

La conferma è arrivata ieri, quando – ancora una volta, inaspettatamente – il Papa ha deciso di andare a controllare il restauro della Cattedra di San Pietro in Basilica, presentato oggi dal cardinale Arciprete, Mauro Gambetti. Oltre ad aver ammirato lo stato dei lavori ed essersene compiaciuto, si è voluto soffermare sulle tombe di alcuni suoi predecessori: Pio X, Paolo III e Urbano VIII. Ha avuto modo anche di salutare alcuni fedeli presenti in chiesa, tra cui un bambino, e di stringere la mano a una delle restauratrici all’opera. “Ho le mani fredde”, si è quasi voluta scusare una delle due, colpita dalla sorpresa e toccata dall’emozione. Il Papa gliel’ha voluta stringere lo stesso.

Maglietta bianca e poncho, la visita a sorpresa di Papa Francesco nella basilica di San Pietro

10/04/2025

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Senza talare e con il poncho: il Papa “desacralizzato”

Ciò che ha colpito, stupito (persino scioccato alcuni) è stato l’aspetto esteriore con cui il Papa ha deciso di mostrarsi a favore di telecamera: per la prima volta – fatte salve le eccezioni di Giovanni Paolo II nel letto d’ospedale dopo l’attentato o con abbigliamento sportivo, sulla neve – mai un Papa era stato visto senza la talare bianca e la mozzetta. Con quella che appariva una maglia della salute, e con indosso pantaloni neri, da semplice sacerdote, Jorge Mario Begoglio si è voluto palesare in Basilica ricoperto da un poncho, forse indossato più per coprire l’abbigliamento sottostante, fin troppo dimesso, che per omaggiare le sue origini sudamericane. Si è trattato, se ancora qualcuno avesse avuto dubbi, dell’ennesima prova che papa Francesco, nel corso del suo Pontificato, tra i vari cambiamenti introdotti, ha coscientemente voluto “desacralizzare” la figura del Pontefice, non più austera, ieratica, solenne, distaccata dal mondo, com’era in passato, ma umana, semplice, vicina agli ultimi. Servo dei servi di Dio. Sull’uscita di ieri a sorpresa, la Sala Stampa ha poi spiegato: “Papa Francesco stava facendo una passeggiata a Santa Marta e ha avuto il desiderio di andare a pregare nella Basilica di San Pietro”. “Siamo contenti per la visita a sorpresa di papa Francesco in Basilica”, del resto “è casa sua, è sceso in casa sua, siamo contenti che torni a frequentarla, anche così, con una certa facilità, dopo il ricovero; la convalescenza continua e migliora piano piano, questi sono segni di un miglioramento continuo che ci fa molto piacere, anzi speriamo che torni presto” ha spontaneamente commentato il cardinale Gambetti, arciprete a San Pietro. “Dall’auscultazione dei polmoni vi sono miglioramenti”, ha precisato oggi la Sala stampa della Santa Sede. “Ci sono miglioramenti anche nelle analisi del sangue”, i cui valori sono “come nei giorni scorsi”. I responsabili d’Oltretevere delle comunicazioni con i giornalisti hanno poi aggiunto che “il Papa continua la convalescenza regolare e, allo stesso tempo, ci sono dei miglioramenti che si notano con le uscite degli ultimi giorni, sia per quanto riguarda la fisioterapia motoria e respiratoria. Il Papa può stare senza ossigeno per lunghi periodi. Gli alti flussi restano solo per uso terapeutico”. Dal Vaticano si fa sapere, inoltre, che molto lentamente riprendono gli incontri e le udienze con collaboratori e personale di Curia: “Il Papa ha avuto diversi incontri, tra questi alcuni con i capi dicastero e con il sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra”.

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