sabato, Aprile 12, 2025

In ricordo del poeta Cerveterano, Dario Rossi

Prefazione a “Il Santo dalle ali bianche – Brevi racconti veri di tombaroli” di Dario Rossi. Quando Dario mi propose di scrivere la prefazione a questo suo ultimo lavoro, mi colse un misto di onore e di preoccupazione. Non avevo mai avuto l’opportunità di scrivere una prefazione e, nel contempo, sapevo bene che le parole che avrei scelto avrebbero dovuto rendere giustizia non solo al libro, ma anche all’intensità del messaggio che Dario desiderava trasmettere. In queste pagine, Dario ci offre uno sguardo unico sull’umanità che si cela dietro la figura del tombarolo. Spesso etichettati come vandali o ladri, questi uomini e donne diventano, attraverso il suo sguardo poetico, simboli complessi di un’umanità fragile e resiliente. Leggendo i suoi racconti, mi sono reso conto che Dario non ci invita a giustificare le azioni di queste persone, ma piuttosto a comprenderle nel loro contesto. Ci porta a riflettere sulla vita di chi vive ai margini, su chi cerca nel passato una via d’uscita per il presente. Le storie di Dario non sono mai semplici cronache di atti vandalici, ma piuttosto dipinti di esistenze, impregnati di esperienze che meriterebbero di essere ascoltate. Ecco la grandezza di Dario Rossi: la capacità di vedere oltre le apparenze, di scrutare l’anima di un popolo e di rendere la voce di chi, spesso, rimane inascoltato. Le sue parole fluiscono con dulzura, portandoci in un viaggio empatico attraverso la memoria e le emozioni. La sua penna, leggera e delicata, riesce a farci sorridere anche in mezzo alle difficoltà, a mostrare la bellezza anche nelle situazioni più complesse. A Dario non importava solo trasferire fatti, ma desiderava far pulsare la vita di Cerveteri attraverso i suoi versi. E in questo, era maestro. In un turbinio di parole, catturava la quintessenza dell’esperienza umana, facendo emergere l’umanità di ogni personaggio, anche di quelli più imperfetti. Come amico e lettore, spero che queste storie riescano a colpire il cuore di chi le legge, così come hanno fatto con il mio. Spero che possano farci riflettere sulle nostre percezioni, insegnandoci a guardare oltre le etichette e ad afferrare la complessità dell’animo umano. Dario, con generosità d’animo, ci ha lasciato un patrimonio di storie che parlano di noi, della nostra città e, in fin dei conti, di noi stessi. Ti abbraccio forte, caro Dario, e ti ringrazio per aver arricchito la mia vita con la tua poesia e la tua amicizia. Resterai sempre nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerti e di leggere le tue parole.

Articoli correlati

Ultimi articoli