La situazione del castello di Santa Severa sta suscitando forti reazioni da parte di politici e professionisti del settore culturale. Michela Califano, consigliera regionale del Partito Democratico, ha espresso preoccupazione per il declino del castello, sottolineando come, fino al cambio dell’amministrazione regionale, questo fosse considerato un importante polo culturale. Califano accusa l’attuale giunta Rocca di non avere un piano per il castello e di dimostrare un disinteresse preoccupante verso questo patrimonio, temendo che ci siano intenzioni di privatizzazione. Dall’altro lato, l’archeologo Flavio Enei, direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica, ha denunciato anche l’operato della società Lazio Crea, accusandola di voler smantellare il museo e di comprometterne i servizi educativi. Enei chiede un intervento diretto da parte della Regione per fermare quella che considera una violazione del valore culturale e storico del castello. Entrambi richiedono un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni e una salvaguardia del patrimonio pubblico, sostenendo che il castello debba essere valorizzato e non trascurato o ceduto a privati. La questione è diventata un’importante battaglia per la comunità locale, che vede il castello non solo come un monumento storico, ma come un simbolo di identità e cultura da preservare e rilanciare.