martedì, Aprile 15, 2025

Missili russi su Sumy, 34 morti. È strage, Trump: “Una cosa orribile”. L’esplosione, poi il panico 

Per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump l’attacco russo alla cittadina ucraina di Sumy è stato “una cosa orribile”, ma anche “un errore”. “Penso che sia stato terribile. E mi è stato detto che hanno fatto un errore. Ma penso che sia una cosa orribile. Penso che l’intera guerra sia una cosa orribile”, ha detto il capo della Casa Bianca a bordo dell’Air Force One, di rientro a Washington. Quando gli è stato chiesto di chiarire cosa intendesse per “errore”, Trump ha risposto: “Hanno commesso un errore, chiedeteglielo”. Il presidente non ha precisato chi o cosa intendesse. L’attacco russo sulla città ucraina di Sumy, che ha causato la morte di almeno 34 persone, è un “duro promemoria” della necessità di colloqui di pace, ha affermato la Casa Bianca. “L’attacco missilistico di oggi su Sumy è un chiaro e duro promemoria del perché gli sforzi del presidente Donald Trump per cercare di porre fine a questa terribile guerra arrivino in un momento cruciale”, ha dichiarato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Brian Hughes, in una nota. La strage di civili provocata da missili russi ieri a Sumy, in Ucraina, è “l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, del disprezzo di Vladimir Putin per i civili e per le norme di guerra. Mentre l’Ucraina ha acconsentito ad un cessate il fuoco, Putin non ha alcuna intenzione di muoversi in questa direzione. Bisogna dunque contenerlo: per questo invito l’Ue ad adottare le sanzioni più pesanti” nei confronti della Russia, “per asfissiare la sua economia”. Lo dice il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, a margine del Consiglio Ue a Lussemburgo. In Ucraina “assistiamo ad attacchi mortali”, “in questa guerra, vengono uccisi civili” ed “è già passato un mese da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato, cosa che non abbiamo visto da parte russa. Ciò che è chiaro è che dobbiamo sostenere di più l’Ucraina. Sono lieta di vedere che abbiamo già messo insieme i 2/3 della mia iniziativa sulle munizioni. Ma ovviamente dobbiamo fare di più. Quest’anno i paesi europei si sono già impegnati a stanziare 23 miliardi di euro, una cifra superiore a quella dell’anno scorso. Ma dobbiamo anche fare pressione sulla Russia affinché fermi questa guerra”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas arrivando al Consiglio affari esteri a Lussemburgo. “Ogni Stato membro sta dando ciò che può, ma credo che il messaggio sia molto chiaro: dobbiamo fare di più affinché l’Ucraina possa difendersi e i civili non debbano morire”, “dobbiamo fare – sottolinea – la massima pressione sulla Russia affinché ponga davvero fine a questa guerra, perché bisogna essere in due per volere la pace. Ne basta uno per volere la guerra. E vediamo che la Russia vuole la guerra. E tutti coloro che vogliono che le uccisioni finiscano devono fare la massima pressione sulla Russia”. ”Putin ancora non sta rispondendo ai messaggi americani” ma se la Russia continua a non voler ”affrontare questo dialogo”, al contrario di Kiev, ”mi pare che anche da parte statunitense si rischi di avere una reazione negativa”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa sulla nave ‘Marceglia’ a Osaka. ”Io non credo che gli americani accetteranno di non avere risposte da parte di Putin, quindi è chiaro che qualche segnale è partito da Washington – ha spiegato Tajani – temo che ci sarà una ulteriore scelta americana, possono infliggere sanzioni, questo bisogna chiederlo agli Stati Uniti, però certamente respingere gli sforzi americani per costruire la pace sarebbe un atto grave da parte del Cremlino”.

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